"Del licenziamento da cameriere di mio fratello Vincenzo Rossetti"
Pubblicato: Martedì, 28 Giugno 2022 - redazione attualitàFRASCATI (attualità) - L'accorata lettera della sorella Maura
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Riceviamo e pubblichiamo.
""Buonasera a tutti dal 1 luglio vi faccio sapere che sono licenziato dal lavoro".
Con questo semplice post su Facebook Vincenzo Rossetti, un gigante buono di 39 anni affetto da autismo, ha voluto sfogare il suo enorme dispiacere appena appreso la notizia che, dopo 16 anni di onorato servizio, l'istituto delle Suore dove svolgeva la mansione di cameriere per 2 ore al giorno non aveva più bisogno di lui.
Eppure Vincenzo il suo lavoro lo sapeva svolgere perfettamente. Sempre puntuale e gentile con i suoi vecchietti di cui conosceva ogni piccolo particolare. Amato e stimato dalle colleghe. Ogni incarico a lui affidato veniva svolto senza una lamentela ma sempre con il sorriso. Non importava se a volte bisognava trattenersi un quarto d'ora o mezz'ora in più anche se non retribuite, per lui l'importante era aver svolto al meglio il suo compito.
Una dedizione unica.
Lo dimostrano i numerosi giorni di ferie non goduti.
E se all'inizio è stato assunto per (passatemi il termine) "tenerezza" ben presto si è reso indispensabile.
Forse chi ha preso questa decisione non si rende conto del danno psicologico creato in Vincenzo.
Voglio ringraziare le tantissime persone che in queste ore gli stanno esprimendo solidarietà rincuorandolo che presto troverà un nuovo impiego.
Ma purtroppo non sarà così perché, parliamoci chiaro, già è difficile per i "normodotati" trovare un lavoro figuriamoci per un disabile.
Viviamo in una società dove l'apparenza conta più dell'essenza.
"Cercasi camerieri o commesse di bella presenza "...come se questo bastasse come garanzia.
Non voglio essere cinica ma realista.Ma se tra tutte quelle persone che stanno esprimendo vicinanza a mio fratello ce ne fosse una così coraggiosa da andare oltre la disabilità e pronta a volerlo metterlo alla prova vi assicuro che non se ne pentirà. Perché come dico sempre io tutti meriterebbero di avere "un Vincenzo" a rendere più bella la propria vita!
Troverebbe in lui un validissimo e instancabile collaboratore e aiuterebbe me ad avere un po' più di fiducia nell'essere umano...
Maura Rossetti orgogliosamente sua sorella".
Commenti
Penso che, in questo caso, prima di arrivare ad un licenziamento potevano essere attivati altri strumenti come una nuova borsa lavoro come fu fatto anni fa per il suo inserimento.... e questo credo sia ancora possibile perseguirlo da parte dei servizi sociali del comune di appartenenza.
Buona volontà risolverebbe.
Non metto in dubbio le difficoltà del datore di lavoro che altrimenti non avrebbe preso questa decisione ma una borsa lavoro risolverebbe i problemi di tutti.
Non parlate solo ai simposi.
Fate i fatti.