Gli smemorati di Grottaferrata, le "100 firme" e quell'inaccettabile folle accusa di sessismo
Pubblicato: Sabato, 28 Maggio 2022 - redazione politicaGROTTAFERRATA (politica) - 11 mesi fa l'infamante accusa di "sessismo" oggi la richiesta di ospitalità
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A Grottaferrata, ed abbiamo già avuto modo di toccarlo con mano, la memoria spesso vacilla.
Buffo davvero.
Capita così che in questi giorni di campagna elettorale (campagna a ritmo ridotto, va detto) alcuni esponenti della lista "La Città al governo" hanno ripetutamente chiesto di essere ospitati sulle pagine de "ilmamilio.it".
Una testata, la nostra, diretta da un direttore responsabile che loro stessi poco meno di un anno fa hanno ufficialmente e veementemente definito sessista.
Un'accusa, folle ed inaccettabile, che quelli de "La Città al Governo" (in prima linea Rita Consoli e Rita Spinelli, consigliere uscenti ed oggi candidate al Consiglio comunale) hanno supportato prendendosi la briga e il pressante impegno di andare a raccogliere circa 100 nominativi di persone che hanno sottoscritto quell'infamante accusa.
La nostra testata ha, secondo proprio dovere di legge, ospitato la nota de "La Città al Governo" il giorno 9 luglio 2021 (LEGGI Grottaferrata | Nota della Città al Governo).
Suscita insomma curiosità, un pizzico di ilarità e sincera sorpresa questo interesse per una testata che è stata così gravemente accusata e tacciata di sessismo.
Come se quella lettera così articolata e con richiami così puntuali quanto assolutamente fuori contesto e strumentali, non portasse in calce anche il nome di alcuni che oggi chiedono ospitalità a ilmamilio.it.
Buffo, no?
Come se le accuse infamanti, scritte e vergate, lanciate nel mucchio un anno fa fossero caramelle lanciate da un carro di Carnevale sui bambini in maschera.
Ma, si sa, scripta manent (soprattutto quelle, come queste, che si è preteso di veder pubblicate) e solo le chiacchiere le porta via il vento.