Elezioni | La road map di Emanuela Colella per Ciampino: “Manutenzione e lotta al degrado reali priorità”

Pubblicato: Domenica, 22 Maggio 2022 - Redazione politica

colella emanuela2 ciampino ilmamilioCIAMPINO (politica) - Intervista esclusiva alla candidata sindaca sostenuta da una coalizione composta da cinque liste per un totale di centoquattordici candidati al consiglio comunale 

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Cinquant’anni, sposata e mamma di due figli, avvocatessa di professione e un’importante esperienza amministrativa alle spalle. È questo l’identikit di Emanuela Colella, candidata sindaca di Ciampino alle prossime elezioni comunali di domenica 12 giugno con il sostegno di una coalizione moderata e progressista di centrosinistra che ha raccolto l’adesione di ben centoquattordici candidati che in questi giorni si stanno facendo portavoce del programma elettorale da proporre ai cittadini ciampinesi.

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ilmamilio.it ha intervistato la candidata sindaca sui piani e soprattutto sulle priorità per migliorare la città.  

Quali sono i punti di forza del vostro programma elettorale?

“Il primo punto di forza è quello di essere frutto di un lavoro collettivo. È un  programma partecipato, espressione di numerosissimi contributi  dei ciampinesi; investe ogni realtà della vita cittadina ed indica risposte e proposte per  tutte le esigenze della popolazione. Non è un “libro dei sogni”, ma la sintesi di come io e la mia coalizione, vogliamo governare la Città.

Siamo tutti consapevoli che è un programma molto ambizioso ma al tempo stesso concreto e sostenibile; puntiamo sulle competenze per poter accedere a finanziamenti sovra-comunali per centrare obiettivi utili al rilancio di Ciampino:  in tempi molto brevi apriremo un “Ufficio Europa”.

La squadra che Lei ha a disposizione è sicuramente collaudata. Quali sono gli errori che debbono essere evitati rispetto al passato sia in campagna elettorale che eventualmente in amministrazione?

“Si, la squadra che mi sostiene è  una sinergia di esperienza ed innovazione; donne e uomini capaci non solo di innovare, ma anche di portare in amministrazione il punto di vista e le aspirazioni della società civile e delle professioni.

Una squadra che, mi scusi il gioco di parole, “dovrà fare squadra” con l’apparato comunale, valorizzando e dotando i dipendenti comunali degli strumenti adeguati per svolgere adeguatamente le loro funzioni.

La nostra squadra, Ciampino tra Voi, non farà gli errori della precedente amministrazione caduta dopo due anni. Rinchiudersi nel Municipio perdendo il contatto diretto e costante con la popolazione: lancio un nuovo modo di vivere il rapporto tra politica e cittadini, la mia sarà una Giunta itinerante sul territorio”.

Uno dei temi più caldi del territorio sembrerebbe essere IGDO. Secondo Lei quali sono le priorità per i cittadini di Ciampino?

“In questi giorni sto incontrando tanti concittadini e le assicuro che l'IGDO non rientra nelle loro priorità.

Come ho già detto e scritto in più occasioni per acquisire e recuperare al suo utilizzo l’IGDO occorrono due precise e concomitanti condizioni:

-          Accedere ad un maxi finanziamento sovra-comunale

-          creare immediatamente un tavolo tecnico con tutti gli interlocutori pubblici e privati.

Per i ciampinesi le priorità sono invece uscire dall’emergenza continua nella manutenzione della città, contrastare il degrado che è sotto gli occhi di tutti.

Per il verde pubblico e per l’intero patrimonio comunale occorre che la manutenzione diventi la normalità, con adeguate fonti di finanziamento”.

Lei parla spesso di “amore per Ciampino”, cosa la lega a questo territorio?

“Ciampino è la mia Città, qui sono cresciuta e qui stanno crescendo i miei figli.

Ciampino per me significa senso di appartenenza ad una comunità. Per il ruolo svolto  nel settore delle politiche sociali, ho avuto modo di conoscere  l’intera comunità con le sue aspirazioni, le sue potenzialità e a volte i suoi problemi.

Amo la Ciampino del suo riscatto dallo stereotipo di “Città dormitorio”, che per troppo tempo l’ha dipinta, e vorrei essere la Sindaca di questa città per farla uscire dal quel torpore in cui da troppo tempo è caduta.

Amo la Ciampino solidale, dalle mille realtà culturali, sportive  e di volontariato; la Ciampino  che non si è mai tirata indietro a partire dal terremoto dell’Irpinia del 1980 fino all’assistenza ai profughi dell’Ucraina del 2022”.

Troppe volte si punta il dito solo su ciò che non va. Ci sono degli aspetti positivi e dei punti di forza a Ciampino da cui ripartire?

“È un errore molto comune quello di concentrarsi su tutto quello che non va, da non ripetere mai, perché sintomo di mancanza di ottimismo come dote indispensabile per chiunque voglia candidarsi a ruoli di governo pubblico. Ciampino è una comunità sana, coesa e solidale; ha i suoi punti di forza in un buon tessuto economico, nelle realtà associative, culturali, sportive e di volontariato”.