ALBANO (attualità) - dopo due anni di stop per la pandemia

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Molto partecipata ed emozionante la Messa e la Processione di San Pancrazio, Patrono della cittadina dei Castelli Romani, celebrata dal vescovo Vincenzo Viva, con al suo fianco sull'altare tutti i parroci dei 13 comuni e le molte frazioni della Diocesi, dopo due anni di stop per la pandemia.

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Sono intervenuti anche monsignor Gualtiero Isacchi neo arcivescovo di Monreale, tornato per l'occasione ad Albano, dove ha prestato servizio per moltissimi anni, padre Oreste del convento ucraino di Castel Gandolfo che ospita i profughi di guerra, tutti i sindaci del territorio diocesano, la polizia locale, la polizia stradale di Albano, i carabinieri della locale stazione, i cavalieri del Santo Sepolcro e molte altre associazioni laiche e suore e preti di congregazioni religiose dei Castelli Romani.

Per l'ordine pubblico sul posto la polizia di stato di Albano, insieme alla polizia locale e alla protezione civile comunale.

La Processione con la statua del Santo e la reliquia bronzea del braccio di San Pancrazio col ramoscello di olivo è partita dal Duomo a lui intitolato per snodarsi lungo piazza Pia, discesa verso piazza Mazzini, corso principale Matteotti e risalita verso corso Cavour e di nuovo al Duomo di San Pancrazio, accompagnati dalla banda musicale di Albano. Qui i saluti finali col il vescovo, i parroci, i sindaci e tanti fedeli riunitisi per l'occasione. Sono intervenuti anche alcuni agenti della polizia locale di Ariccia insieme al sindaco Gianluca Staccoli, padrone di casa il sindaco di Albano Massimiliano Borelli, con la polizia locale con il gonfalone, presente anche il presidente del consiglio comunale Nicola Marini, con la fascia della Città Metropolitana di cui è consigliere, che ha inviato il gonfalone e gli agenti provinciali in alta uniforme.