Frascati | Il Comune perde altri 12 milioni di euro. L’assessore De Santis fa chiarezza
Pubblicato: Giovedì, 05 Maggio 2022 - Federico SmacchiFRASCATI (politica) – Tributi mai versati e trascinati negli ultimi dieci anni. Crediti che non rientreranno mai più nelle casse comunali. De Santis: “condizioni per il dissesto finanziario già 4 anni fa”
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È notizia di pochi giorni fa quella di una nuova tegola per le finanze del Comune di Frascati: 12 milioni di euro di crediti vantati dall’ente che ora non si potranno più riscuotere. Principalmente tasse e tributi mai versati, che non rientreranno mai più nelle casse comunali. Crediti che negli ultimi dieci anni hanno continuato a risultare nelle voci attive del bilancio inquinandone la lettura.
Era possibile accorgersene prima? Sì, e in tal caso, con ogni probabilità, sarebbe stato impossibile anche solo approvare il famoso Piano di riequilibrio voluto dall’amministrazione Mastrosanti e poi bocciato dalla Corte dei Conti. In poche parole, c’erano gli estremi per entrare in dissesto finanziario addirittura 4 anni fa. Parole dell’assessore con delega al bilancio e al patrimonio Dario De Santis, che si è reso disponibile a chiarire la situazione.
Assessore, da dove arrivano questi 12 milioni di euro? Si allarga così il “buco” finanziario del Comune?
Facciamo chiarezza. Non stiamo parlando di un ulteriore debito ma di una cancellazione di crediti non più esigibili per un ammontare di circa 11,7 milioni di euro. Ovviamente fino ad oggi il Comune sperava di poter incassare questa cifra, ma dalle recenti attività di “pulizia” sul bilancio è emerso che non sarà più possibile farci affidamento. Nel 2018/2019, quando fu redatto il Piano di riequilibrio, ci fu la cosiddetta “operazione verità” per fare ordine nei conti del Comune, ma evidentemente l’operazione non fu fatta correttamente.
Vorrei chiarire sul fatto che questa cifra non aggraverà ulteriormente l’attività amministrativa. Questo ulteriore disavanzo verrà gestito dall’OSL (l’organismo straordinario di liquidazione) e non dal Comune, che sta ripartendo comunque da una situazione di equilibrio. Non ci sarà un impatto negativo, anzi, semmai uno positivo dato dal maggior rigore e la maggiore chiarezza sull’effettiva situazione finanziaria. Principi sui quali sin da subito abbiamo impostato l’attività degli uffici. Tuttavia non posso escludere la possibilità che emergano nuove situazioni analoghe nell’immediato futuro.
Questi crediti a cosa si riferiscono? E a quando risalgono?
Sono crediti principalmente di natura tributaria, per circa 9 milioni di euro. Quindi tasse e tributi mai riscossi e decaduti per diversi motivi, tra cui prescrizione, insussistenza o doppia notifica. Come arco temporale non c’è un periodo definibile con certezza, sono stati trascinati nei bilanci comunali per gli ultimi 10 anni. Ovviamente era possibile accorgersene molto prima, in quel caso il Piano di riequilibrio non avrebbe tenuto, e pertanto posso dire che già da qualche anno c’erano le condizioni per entrare in dissesto finanziario.
Il servizio di riscossione dei tributi è stato in mano all’Azienda speciale STS, tuttavia già durante l’ultimo commissariamento era cominciata l’esternalizzazione dell’attività verso un operatore esterno. A che punto è la procedura?
Siamo a conclusione della gara per l’aggiudicazione. Il nuovo soggetto gestore si occuperà innanzitutto della riscossione coattiva dei tributi (l’ultima fase della riscossione) fino al 31 dicembre 2021. Tutto quello che verrà riscosso andrà alla gestione dell’OSL per ripianare i debiti del Comune. Da quel momento in poi vogliamo instaurare un regime più efficiente di riscossione che non ci porti a ripetere questa situazione in futuro.
Per quanto riguarda il risanamento delle casse comunali, a che punto è la collaborazione con IFEL? Quali sono i passi successivi che attendono il Comune? (LEGGI ANCHE - Frascati diventa un caso nazionale: pronta una task force per uscire dal dissesto finanziario)
La collaborazione con IFEL procede, e si sta facendo promotore di diverse istanze riguardanti alcune voci di bilancio presso il Ministero dell’Interno. La collaborazione durerà fino a che non presenteremo l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, un passaggio obbligato con scadenza 90 giorni dalla nomina dell’OSL. Siamo confidenti che riusciremo a rispettare questa scadenza e sarà un passo successivo verso il risanamento della casse comunali.
Per quanto riguarda invece gli incontri con la cittadinanza per illustrare i passaggi che porteranno all’uscita del dissesto finanziario? Continueranno?
Si certamente, è nostra intenzione continuare a rendere partecipi i cittadini di questo momento particolare e tutt’altro che semplice per noi amministratori. Il prossimo ci sarà non appena presenteremo l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, e pertanto si terrà nel mese di giugno.
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