“Le Case hanno gli occhi”, il talento narrativo di Filippo De Masi diventa un giallo tutto da leggere

Pubblicato: Lunedì, 02 Maggio 2022 - redazione attualità

ROCCA PRIORA (attualità) - Il regista e autore residente a Rocca Priora in una prova di qualità

ilmamilio.it

“Il mondo, da quando esisto, ma probabilmente da sempre, è solo un palcoscenico nel quale si sono alternati milioni di burattini che hanno sempre avuto la supponenza di credersi il tutto, mentre rappresentano poco più del niente. Sì, danno vita a sceneggiate spesso interessanti che però, durando quanto la breve esistenza di ognuno di loro, quindi un attimo, rappresentano un granello, per lo meno in confronto all’infinità del tempo. Grazie all’esperienza acquisita, ho capito che l’amore è il motore che spinge avanti la storia della vita, ormai da millenni. Guai se gli uomini non s’innamorassero più. Il sesso da solo non porta all’eternità, se non per sbaglio. Lo sanno gli uomini come ogni altro essere che abita qui, nell’oasi rotonda del sistema solare, in un angolo remoto del cosmo, in mezzo ad un infinito buio, per lo più silenzioso”. E’ un passaggio, intenso e profondo, di Filippo De Masi, regista televisivo e autore, che si è cimentato ancora una volta in una prova di livello. La sua ultima uscita da scrittore, ‘Le Case hanno gli occhi’, è un giallo – recita la sinossi - osservato delle mura di un vecchio casale dove sono passate decine di vite e centinaia di storie. Quante volte ci siamo detti “se i muri di questa casa potessero parlare…”? Questa storia è raccontata proprio da quell’entità senza volto e anima che sa far tesoro del suo passato e di quanto accade al suo interno”. Ma dentro a questo romanzo c'è qualcosa di più. C'è un percorso personale e culturale di alta credibilità.

vivace3 banner ilmamilio

 

 fiera monteCompatri ilmamilio

Nella trama due giovani innamorati vanno a passare un fine settimana a Villa del Querceto, un antico casale posto nel Valdarno ai margini di un paese popolato da poche anime. Lei aspetta un bambino e il suo compagno sembra volersi rimettere a quanto deciderà, rispettandone la scelta, qualunque essa sia. Ma ben presto la loro storia prende una piega inaspettata. La ragazza scompare dopo una passeggiata nel bosco e tutto lascia pensare che il padrone di casa si sia macchiato di un delitto terribile, uno dei tanti che le cronache ci propongono quotidianamente. La villa è l’unica testimone di quanto accaduto e le bugie del protagonista non fanno che avvalorarne la colpevolezza. Ma è davvero andato tutto come sembra? E se non fosse così, perché il ragazzo costruisce un castello di menzogne destinate a ritorcersi contro di lui? La villa può vedere solo quanto accade all’interno del suo perimetro, forse fuori da lì esiste una risposta a tutto… . Il lettore è immerso in un vortice di colpi di scena con un finale fuori da ogni previsione.

 lievito madre genzano

Un racconto degno di una trama da film che ci riporta anche a quel giallo e a quel thriller affrontato da tanti registi di livello negli anni settanta dello scorso secolo. E non è un caso che sia così.

Filippo De Masi, infatti, è nato a Roma a giugno del 1967 in una famiglia nella quale nel salone c’era la moviola della madre, direttrice di doppiaggio, e lo studio del padre, Francesco De Masi, uno dei grandi autori delle musiche da film dell’epoca d’oro del cinema italiano. A otto anni ho iniziato a lavorare come doppiatore andando contro la volontà di mamma che non voleva facessi la sua stessa vita “sepolta in una sala buia per tutto il giorno”. Il papà però aveva promesso ad un suo amico regista che lo avrebbe portato ai provini per doppiare dei bambini, protagonisti di una pellicola per la quale stava scrivendo le musiche. Vinse la parte di uno dei protagonisti.

“Per anni ho prestato la voce a bambini in carne ed ossa – afferma - e a decine di cartoni animati. Finito il liceo, però, decisi di provare a seguire la mia vera passione, quella per gli animali, così mi iscrissi a medicina veterinaria e studiai per tre anni a Perugia, senza raggiungere la laurea me ne tornai a Roma sconfitto. Non avevo fatto i conti con i sacrifici che richiede una professione così complicata come quella del veterinario. Dopo poche settimane, seguendo l’altro mio grande amore, il cinema, già stavo sul set di “Fantozzi alla riscossa” come assistente alla regia, al fianco di Neri Parenti. Da quel momento la mia vita professionale ha iniziato a decollare, piano piano, ma inesorabilmente. Ho fatto l’aiuto regista per un paio di film, ho lavorato in teatro, ho seguito dei corsi professionali e nel 1992 ho firmato il primo contratto alla Rai”.

 

 

colline centrosportivo2 frascati ilmamilio

Nel 2003 è giunto alla regia di una trentina di documentari per “Alle falde del Kilimangiaro” e nel 2005 approda a Rai Due dove, al fianco di Roberto Giacobbo, a Voyager. Poi è stata la volta di ‘Sereno Variabile’, Niagara, Paesi che vai, Bellissima Italia, Primo Set, Il Provinciale. Per non farsi mancare niente, durante tutti questi anni ha scritto quattro libri, ha collaborato con la Beat Records di De Gemini partorendo le note per decine di CD di colonne sonore firmate dal padre, ha curato cinque edizioni di una manifestazione di musiche da film che ha dedicato sempre alla memoria di Francesco De Masi, scomparso nel 2005, e ha diretto un film horror indipendente dal titolo TH3 PIT. E’ un amico dei Castelli Romani, zona in cui abita (a Rocca Priora).

Nella sua scrittura scorrevole, il fiume delle esperienze e degli amori artistici che lo hanno formato e appassionato. Una trama che stupirà piacevolmente il lettore. Un’opera figlia della qualità e del talento, che di questi tempi sono valori sempre più rari.

(Nella foto: Filippo de Masi a destra con il grande maestro Claudio Simonetti)

 

 free time aperti2 ilmamilio