(Machiavelli) - Sfiduciati e ricandidati: i due ex sindaci già bocciati ed i prossimi due
Pubblicato: Mercoledì, 20 Aprile 2022 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - Il "virus" della ricandidite impazza: ma è innocuo, generalmente passa senza accorgersene
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A volte - troppo spesso - ritornano, e lo fanno millantando un credito politico di fatto sovradimensionato e dimentichi delle vere ragioni per le quali erano stati mandati a casa.
Il 2021, come ben si ricorderà, tra i mille motivi (la gran parte dei quali tragici) per cui passerà alla storia, è stato anche l'anno dei sindaci caduti ai Castelli romani.
Ben 4, ad iniziare da Mastrosanti a Frascati, a D'Acuti a Monte Compatri, Ballico a Ciampino, fino ad Andreotti a Grottaferrata. Tutti sindaci per i quali la testata sulla quale ho il piacere di scrivere aveva ampiamente e ripetutamente (argomentando di volta in volta) previsto la fine anticipata dell'esperienza amministrativa.
Nello scorso settembre '21, due dei 4 citati ex sindaci - favoriti dai tempi tecnici favorevoli per tornare subito alle urne - avevano già tentato di riconquistare la poltrona perduta: ma né D'Acuti a Monte Compatri, né tantomeno Mastrosanti a Frascati (seppur al ballottaggio e con un certo merito) avevano centrato un'impresa che attiene veramente a pochi. A livello nazionale.
Dimentichi dei disastri politici che ne hanno caratterizzato le non completate esperienze amministrative, il 12 giugno prossimo Ballico a Ciampino ed Andreotti a Grottaferrata ritentano quella che appare un'impresa al limite dell'impossibile.
Al grido de "me l'hanno chiesto i cittadini" (ma quali esattamente vista l'eredità lasciata?), i due ex sindaci - minimizzando sul disgregamento delle rispettive maggioranze (dissoluzione rapidissima quella della Ballico, pezzo a pezzo quella di Grottaferrata) - oggi si riprongono "per il bene della città".
E' interessante, in questo piccolo contesto, valutare quale sia l'effettivo bene di Ciampino e Grottaferrata e quale impatto abbiano avuto i due ex sindaci sulle rispettive città. Della Ballico, in sella per due anni o poco più, si ricordano solo i continui rimpasti di Giunta, il via-vai di consiglieri in maggioranza, qualche rimpasto sparso, qualche notte magica degli Europei e qualche festa di quartiere.
Di Andreotti, che oggi racconta una narrazione fantastica, si ricorda ben poco. A parte qualche eredità del recente passato portata a termine (a caro prezzo, in realtà, come il Praticello), di opere o interventi luminosi non v'è traccia. Per essere franchi: i famigerati luoghi dell'abbandono, tali sono rimasti e tali purtroppo resteranno a lungo. L'ostello dell'ex Bazzica? Prego, velo pietoso.
Bizzarro, anzichenò, è il comun denominatore per il quale tutti i sindaci decaduti (sfiduciati) si ritengono ancora pienamente in sella e, ancor più, si ritengano defraudatui da quello che è - a loro detta - quasi un diritto divino.
La realtà dice altro. Dice che chi non è riuscito ad arrivare a fine mandato - prima o dopo - ha sbagliato principalmente nella gestione della propria maggioranza, vuoi per il mancato rispetto degli accordi elettorali/programmatici, vuoi per un assolutismo diventato insopportabile. O per manifesta incapacità politica.
Perché dunque dare un'altra chance?
Commenti
Riesce o non riesce sono sempre le COMUNITÀ a perdere
A Ciampino era ed è un centrino&DESTRE populiste&tradizionaliste
A Gtf era ed è la cinica rappresentazione della NON politica
A Ciampino i problemi di ieri sono presenti ancora oggi
A Gtf i problemi di ieri stanno tutti lì, come stanno lì tutti quilli&quille che li hanno creati&alimentati&abbandonati quando sono stati eletti = dx&sx&company
A Gtf per il 2022 l'EX2017&EXd'annata&EXsenzacasapoliticaMAconmoltiV OTI si confronterà con DX&SXdalcampolargoconDESTRI senzacasapolitica&senzaVOTI
DX&SX nazionali che ogni giorno cercano&trovano ogni mezzo per screditarsi a vicenda sputt....do le Città
Machiavelli che dice?