L'acquedotto degli Arcioni, il foro romano, via dei Sepolcri: i Castelli, territorio di scoperte
Pubblicato: Lunedì, 18 Aprile 2022 - Remo Sabatini
FRASCATI (attualità) - In giorni come quello di Pasquetta anche i residenti possono riscoprire le bellezze della nostra straordinaria area
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Il lunedì di Pasquetta e la tradizionale "Pasquetta dei frascatani", prolungamento festivo che si celebra il martedì successivo, possono essere l'occasione per riscoprire alcune bellezze dimenticate o comunque poco note del territorio castellano.
In alcuni casi si tratta di siti archelogoci estremamente suggestivi ma fuori dai consueti percorsi delle escursioni o del trekking. A volte, purtroppo, si tratta di luoghi e di testimonianze dimenticati dalle stesse istituzioni locali.
Le arcate dell'acquedotto romano degli Arcioni, poste lungo via di Rocca di Papa, rappresentano un esempio classico di luogo estremamente suggestivo ma sconosciuto alla maggior parte degli abitanti del territorio, nonostante gli sforzi prodotti anche dalla nostra testata. Posto a ridosso del fosso di Pentima Stalla, la storia dell'acquedotto è stata ricostruita di recente dell'archeologa Rosa De Santis, che ha datato l'opera al III secolo dopo Cristo.
Oggi le poche ma affascinanti arcate rimaste in piedi sono avvolte dall'edera in un ambiente che appare purtroppo assai poco curato. Riferendoci alla più nota area di Tuscolo, troviamo certamente un luogo privilegiato per i picnic dei residenti e di tanti visitatori provenienti da Roma. Oltre all'area del teatro e del foro, merita senza dubbio una visita l'antica via dei Sepolcri, che scende verso Grottaferrata in un sentiero in gran parte composto dall'antico basolato romano.
Oltre alle tombe a colombaio e a grotta che si sviluppano lungo la parete di destra, svetta a metà percorso l'imponente tomba di Celio Viniciano. Proprio lo scorso anno il Mamilio aveva pubblicato la notizia della riapertura della Via dei Sepolcri a cura del Parco Archeologico del Tuscolo e della Comunità Montana. A oggi tuttavia la zona appare poco valorizzata, invasa dalla vegetazione e priva di segnalazioni per i visitatori.
Siti e monumenti importanti del territorio castellano che meriterebbero di essere recuperati e valorizzati.
