Castelli romani | Pendolarismo ai massimi storici ma mancano i trasporti. L’automobile resta indispensabile – I DATI

Pubblicato: Martedì, 12 Aprile 2022 - Federico Smacchi

FRASCATI (attualità) – Le statistiche sul numero di pendolari e sulla viabilità nel territorio castellano confermano un trend preoccupante. Aumenta l’inquinamento insieme a una domanda di mezzi pubblici che però non è mai soddisfatta

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I Castelli romani sono tra le zone del Lazio dove il pendolarismo è più diffuso. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Regione il 53,2% della popolazione residente nei 17 comuni dell’area castellana ogni mattina si sposta per motivi lavorativi e di studio. Una percentuale di ben 8 punti superiore alla media regionale (45,3%) e di 3,6 rispetto a quella provinciale (49,6%).

Nonostante ciò il trasporto pubblico sembra ancora non sufficiente a soddisfare una domanda così elevata, e l’automobile è ancora il mezzo preferito da chi ogni giorno raggiunge l’università o il posto di lavoro.

Questo fa dei Castelli la zona dell’hinterland romano in cui la cosiddetta “densità veicolare”, il rapporto tra il numero di autovetture e la superficie del territorio, è la più alta in assoluto. Ciampino in questo è di gran lunga al primo posto, seguita da Marino e Albano Laziale.

Sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto statistico redatto dalla Città metropolitana nel 2019, e basta spostarsi di poco lungo la classifica – che comprende tutta la provincia – per trovare anche Genzano (settimo), Colonna, Ariccia e Grottaferrata (rispettivamente al nono, decimo e undicesimo posto).

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Le ragioni sono diverse. Storicamente i Castelli costituiscono il bacino più popoloso dell’area metropolitana, e il numero dei residenti cresce ogni anno. In più, come si legge sul dossier “Mobilità e pendolarismo” redatto dall’ex Provincia nel 2017, “le caratteristiche territoriali dei Castelli (andamento altimetrico, struttura della rete stradale, forte urbanizzazione) costituiscono un forte ostacolo allo sviluppo di una politica in cui ferrovia, trasporto pubblico e trasporto individuale siano efficacemente integrati”.

Nonostante le sue tre linee ferroviarie che partono da Albano, Velletri e Frascati per arrivare al centro di Roma (la meta verso cui si dirige la maggior parte dei pendolari), e l’importante snodo ciampinese, ai Castelli la domanda di trasporti è tutt’altro che soddisfatta oltre ad essere sempre più elevata. I treni, preferiti al trasporto pubblico su gomma, sono sempre stracolmi.

Di conseguenza aumentano le automobili e il traffico spesso paralizza i percorsi obbligati che conducono ai comuni dell’area (è il caso di Grottaferrata), creando un inquinamento senza precedenti che peggiora di anno in anno la qualità dell’aria respirata dai castellani. In tutto questo l’elettrico è ancora una soluzione poco diffusa.

Eppure dopo due anni di pandemia sembrerebbe che alcuni abbiano optato per l’automobile proprio per motivi di salute. È il caso di Giordano P., libero professionista residente a Frascati affetto da una malattia polmonare che lo rende soggetto a rischio in caso di positività al Covid.

“Ho preso il treno da Frascati per vent’anni – spiega Giordano –. Poi è arrivata la pandemia e non appena siamo tornati sul posto di lavoro, nonostante l’emergenza fosse tutt’altro che finita, il treno si è di nuovo riempito al massimo. Non ho mai visto rispettata la capienza ridotta per evitare che si diffondesse il virus. Sono stato costretto ad utilizzare l’automobile, ma se il sistema fosse più efficiente, magari con più corse, tornerei sicuramente al treno.”

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“Preferisco fare un’ora e venti di mezzi pubblici – racconta invece Gabriele, studente di design industriale alla Sapienza – piuttosto che addentrarmi nel traffico di Roma ogni mattina. Ma ammetto che sull’efficienza del trasporto avrei qualcosa da ridire. Dovendo prendere treno, metro e tram rischio sempre di perdere qualche corsa per ritardi o altri problemi, che sono davvero troppo frequenti. Ormai ci ho fatto l’abitudine, rimane una soluzione migliore rispetto alla macchina, anche considerando i prezzi del carburante che nell’ultimo periodo sono alle stelle”.

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Quali sono le soluzioni a tutto questo? Anche in politica, il tema della viabilità è sempre in voga, ma di provvedimenti importanti, in termini quantitativi, se ne sono visti pochi, pochissimi. Si parla da anni di uno nuovo snodo ferroviario tra Grottaferrata e Frascati, ma non esiste solo il treno.

L’autobus, fondamentale per spostarsi all’interno dei comuni dei Castelli, sembra essere il mezzo più inefficiente in assoluto nonostante gli sforzi per cercare di rinnovare i mezzi obsoleti presenti fino a pochi anni fa. Inoltre, non esiste un corridoio diretto che porti con facilità all’università di Tor Vergata, molto gettonata dagli studenti castellani ma scarsamente collegata.

La speranza è che una politica lungimirante possa finalmente puntare al miglioramento della viabilità e della mobilità, cercando il più possibile di rimanere all’interno di un’ottica sostenibile, favorendo con nuove strade il decongestionamento delle automobili e creando nuove linee di trasporto pubblico, sia su gomma che su rotaia. Missione impossibile?

Foto di Eric Perrone 

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