Anche a Frascati (e ai Castelli) aumenta il consumo di alcol tra i giovanissimi

Pubblicato: Martedì, 05 Aprile 2022 - Remo Sabatini

alcolici ilmamilioFRASCATI (attualità) - La cittadina tuscolana è presa d'assalto da ragazzi e ragazzini nei fine settimana. E c'è chi alza il gomito nonostante le giovani età

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L'uso di alcoolici tra i minorenni a Frascati - ma in genere in tutti i luoghi di abituale ritrovo dei Castelli romani, da Grottaferrata a Genzano, Albano Laziale - , soprattutto nel fine settimana, è in evidente crescita.

In particolare Frascati, diventato sempre più luogo di confluenza dei ragazzi e ragazzini che dal venerdì alla domenica arrivano dai paesi circostanti con l'autobus, da Rocca Priora e Monte Compatri in particolare, e si riuniscono in piccoli gruppi in angoli nascosti della cittadina castellana, nel parco di Villa Torlonia, lungo le scalette dell'Armetta, la zona dell'Ombrellino, e negli angoli nascosti della stazione ferroviaria.

Tra di loro, ovviamente, anche tanti che frequentano ancora la scuola media, quindi una fascia di età che comprende anche i tredicenni. Il divieto di vendita di birra, vino o superalcolici nei supermercati nei fine settimana viene facilmente aggirato in diversi modi. Spesso i ragazzi fanno acquistare i prodotti desiderati durante la settimana da amici e conoscenti maggiorenni. In alcuni casi li prelevano direttamente a casa, travasando gli alcoolici in bottigliette di plastica da mezzo litro, da mettere in borsetta o nello zaino, poco ingombranti e facilmente occultabili.

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La vodka, dal colore chiaro e facilmente confondibile con l'acqua, e altri liquori poco costosi sono i preferiti da ragazzini che spesso hanno pochi soldi in tasca.

A volte bastano birra, molto più facile da reperire e vino.

L'effetto, ovviamente, è disastroso sia nel corpo che nella mente dei giovani consumatori. A volte, come riportano le cronache, questo stato di euforica alterazione sfocia in litigi accesi e nel peggiore dei casi si arriva persino alla rissa.

Il problema dell'alcool tra giovani e giovanissimi potrebbe non apparire come una novità, ma a riguardo andrebbero fatte molteplici considerazioni. Una di queste è che nel periodo post lockdown fino ad oggi, in tutta Italia, c’è stato un notevole rialzo degli accessi per intossicazione alcolica acuta di adolescenti nei Pronto Soccorso.

Numerose ricerche (tra le più importanti quella dell'ospedale triestino di Cattinara, pubblicata anche sulla famosa rivista statunitense "Journal of Adolescent Health" ) hanno dimostrato un incremento percentuale dei ricoveri per "ubriachezza grave". Si è passati quindi dal 2% del 2019 all'11% del 2020. Mentre negli ultimi anni si pensava ad arginare il problema covid, concentrandosi su anziani e persone più a rischio, si è totalmente messa in secondo piano la salute psicofisica dei ragazzi.

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Solo una piccola parte di loro ha il timore di uscire, altri usano la "scusa" del covid per restare a casa e immergersi nel mondo dei social e dei videogiochi, arrivando a quella fetta (sempre più ampia) di ragazzi che hanno totalmente perso la concezione di divertimento sano e socialità, che li porta a volersi stordire completamente tramite alcool e droghe, leggere o meno. Questa situazione ha portato ad un impigrimento e una destabilizzazione sociale negli adolescenti senza precedenti.

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Per quanto risulta, alcuni genitori che si sono accorti del coinvolgimento dei figli in queste pratiche pericolose, si aggiornano e si organizzano tramite chat  e gruppi per tenersi in contatto tra loro e scambiarsi informazioni.

Un sistema di controllo "fai da te" che purtroppo tiene impegnate sempre più famiglie castellane (e non) di ogni ceto sociale.

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