Ciampino | Il monito di Antonio Rugghia: "L'impiantistica sportiva è in ginocchio"
Pubblicato: Venerdì, 01 Aprile 2022 - redazione politica
CIAMPINO (politica) - L'ex sindaco: "Negli anni '90 consegnati alla città impianti e strutture che oggi sono nel degrado. Grave perdere di vista la funzione sociale dello sport"
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"Alcuni giorni fa Patrik Ponza, allenatore e attivista di Diritti in Comune, ha denunciato con un post la situazione di degrado in cui versano gli impianti sportivi di Ciampino. La sua denuncia mi ha fatto riflettere". A parlare è Antonio Rugghia, ex apprezzato sindaco di Ciampino ed ex deputato della Repubblica Italiana.
"Negli anni 90, quando sono stati realizzati quasi tutti i servizi pubblici per lo sport, non avrei mai pensato che le cose potessero finire così. Riuscimmo finalmente a completare il palazzetto dello sport. Un impianto finalmente degno di una città: le nostre società sportive (di basket, pallavolo, calcio a cinque) non dovevano più vergognarsi nel confronto con quelle di altri comuni. Anche noi potevamo disporre di una struttura in grado di ospitare spettacoli e importanti eventi culturali oltre che sportivi.
C’era praticamente tutta Ciampino nel palazzetto, quella volta che Silvia Bratina, ciampinese, conquistò il campionato mondiale di kick boxing "malmenando" la detentrice, una malcapitata ragazza francese.
Subito dopo, il completamento dell'area sportiva di via Cagliari: quattro nuovi campi con tribune ed illuminazione, per il tennis, il basket, il calcio a cinque. Il campo di calcio diventa uno Stadio, con più blocchi di spogliatoi, spalti moderni, ampi parcheggi. Lo Stadio divenne il luogo dove tenere concerti e grandi eventi ma anche il posto dove passare una notte di maggio a luci spente, con diverse centinaia di persone a guardare le stelle con il naso all’insù, per seguire una lezione collettiva di astronomia.
Poi sono stati consegnati ai cittadini i campi di tennis e basket all’acqua acetosa, la nuova bocciofila alla folgarella con l’impianto di calcio a cinque, il secondo campo di calcio a via Superga, il tiro all' arco, l’impianto polivalente di via Cuneo. Grazie ai nuovi impianti, comprese le palestre delle scuole assegnate alle associazioni, per molti anni c’è stata una notevole crescita del movimento sportivo.
Tutti i ragazzi di Ciampino hanno potuto praticare quasi ogni sport attraverso la cogestione delle strutture, il controllo e la manutenzione del Comune.
Poi il giocattolo s'è rotto: sempre minore manutenzione, alcune associazioni hanno abbandonato e altre l’hanno fatta e la fanno da padrone. La politica ha cominciato a pensare ad altro e il discorso non vale solo per lo sport ma per tutti i servizi pubblici. Sono arrivate le società di capitale, il Comune che "intraprende" e si lancia sul "mercato", soprattutto su quello dei rifiuti, rischiando e perdendo soldi dei ciampinesi con esiti disastrosi.
Ma non è solo una questione economica: sono cambiate le priorità e la gerarchia dei valori della politica e tra queste non ci sono più la cura dei servizi per lo sport o la cultura, la considerazione per la partecipazione dei cittadini. Riprendiamoci Ciampino, torniamo a guardare le stelle", conclude l'ex sindaco.
