Bohdan Tsymbal un attimo fa era a Pechino, e con i compagni della staffetta ucraina del biathlon arrivava nono ai Giochi invernali. Ora è chiuso in un bunker, avvolto in un sacco a pelo mentre abbraccia il figlio neonato, cercando di proteggerlo dalle bombe che piovono su Sumy, la sua città. Lo riporta l'Agenzia Dire.
Un attimo. Dalle Olimpiadi alla Guerra in un attimo. Il Parlamento ucraino ha pubblicato la sua foto sul suo profilo ufficiale, su Twitter. Perché è una foto che racconta benissimo questa crepa enorme che s’è aperta nel mondo.
Appena un mese fa Vladimir Putin se ne stava sugli spalti dello stadio di Pechino ad assistere alla cerimonia d’apertura dei Giochi, ora sta bombardando il suo Paese. Tsymbal ha gareggiato in due prove individuali, la 20 km e la 10 km, e, appunto nella staffetta. Poi è tornato in patria per unirsi alla sua famiglia mentre le truppe russe si ammassavano ai confini. Ora è lì, sotto le bombe. Le Olimpiadi di un mese fa appartengono ad un’altra era geologica.