Velletri | A San Clemente martedì alle 15 il funerale di Giancarlo Puccia, morto mentre potava un albero a Nemi
Pubblicato: Sabato, 05 Marzo 2022 - redazione attualità-
VELLETRI (attualità) - I Colleghi: "Difficile dimenticare un uomo che ti ha dato così tanto"ilmamilio.it - contenuto esclusivoAl deposito Cotral veliterno di via Appia Sud i colleghi di Giancarlo Puccia, il 57enne deceduto 3 giorni fa a Nemi dopo la caduta da un albero che stava potando a casa di alcuni amici al Parco dei Lecci, hanno affisso un enorme striscione per ricordarlo che dice : E' DIFFICILE DIMENTICARE UN UOMO CHE TI HA DATO COSI' TANTO DA RICORDARE ! .
"Un uomo di bontà, sempre presente, pronto ad aiutare tutti, dice un collega, gentile e generoso, mai sgarbato, un grande lavoratore, volontario anche in una associazione di aiuto alle donne in difficoltà di Cisterna di Latina, appassionato di auto e moto d'epoca, di passeggiate in mountain bike, pesca, gite al mare e in montagna, un grande amico di compagnia, una perdita pesante ".
Il funerale come comunica un nipote, si terrà martedì pomeriggio alle 15 presso la cattedrale di San Clemente, a Velletri, dove era molto conosciuto, nonostante abitasse nel popoloso quartiere di Le Castella a Cisterna di Latina. Giancarlo Puccia, per via della moglie lanuvina e i molti amici e parenti che aveva in tutti i Castelli Romani, era molto conosciuto anche a Genzano, Lanuvio, Ariccia, Nemi, dove vivono molti suoi nipoti e parenti. Per quanto riguarda le indagini, sembra ormai accertata la disgrazia improvvisa con lo spezzamento del ramo sulla punta dell'albero, un grosso e alto leccio di circa 10 metri e lo strappamento della fune che lui stesso si era ancorato addosso come maggiore sicurezza dopo essere salito prima con una scala e poi arrampicandosi sull'albero, da dove poi è precipitato al suolo. Subito soccorso dal proprietario del terreno e dai due amici che erano con lui, i soccorsi del 118 sono subito arrivati insieme ai carabinieri di Nemi e poi ai vigili del fuoco del locale distaccamento nemese, per la messa in sicurezza del leccio, ma per lui non c'era stato nulla da fare purtroppo .