GROTTAFERRATA (politica) - Ai noti Di Bernardo e Consoli si sono uniti stasera Bompiani, Cherubini e Mari
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C'è chi - e si sapeva benissimo - sembra giocare allo sfascio e fino a questo momento sta riuscendo nello scopo.
Con quale finalità? Strappare una candidatura a sindaco che era e resta complicatissima (perché nonostante la cortina fumogena alzata dagli alfieri i numeri sono tutt'altro che bulgari) o far perdere tempo all'intera possibile coalizione per poi alla fine terminare tra le braccia di un neanche troppo vecchio - e controverso - amore politico?
Un'altra fumata nera ha caratterizzato l'ennesimo incontro risolutore di questo pomeriggio per individuare il candidato a sindaco del centrosinistra in un tavolo al quale continuano a sedersi tutti.
Ma, udite udite, ci sono al momento ben 5 candidati sindaco: ai già noti Mirko Di Bernardo e Rita Consoli, si sono aggiunti oggi Silvia Bompiani (per i toppiani di "Cambiare Grottaferrata"), Piergiorgio Cherubini (per Italia Viva) e Fabrizio Mari. Quest'ultimo avrebbe precisato che il suo nome - in campo per quel "Ritroviamoci per Grottaferrata" che avrebbe già perduto Elio Zini - sarebbe da considerare solo in caso di Primarie.
Primarie che per la verità il Pd avrebbe smentito in via definitiva così che non si capisce bene perché invece di votare per la candidatura, le 9 forze politiche presenti al tavolo si stiano facendo tirare per la giacchetta da chi in questi ultimi 10 anni (e mica 10 giorni) non ha fatto altro che spaccare il fronte facendo prima cadere un sindaco di centrosinistra e poi, candidandosi per ben due volte di seguito, evitando alla coalizione di centrosinistra di vincere.
10 anni di spaccature non si dimenticano certo con un colpo di spugna e sorprende la stessa Rita Consoli e i suoi reduci fedelissimi facciano finta di nulla in questo senso.
Insomma, la verità è che il tavolo resta ancora operativo ma la spaccatura - l'ennesima, guarda un po' - potrebbe essere dietro l'angolo. Che succede se poi alla fine Di Bernardo ottenesse una candidatura a sindaco che oggi sarebbe supportata dalla maggioranza assoluta delle forze presenti al tavolo? Rita Consoli resta o va? E dove va: si ripresenta da sola (ma i numeri mica sono quelli del 2017, comunque insufficienti anche all'epoca per il ballottaggio) o va a rintuzzare magari le file dell'ex sindaco?
E che succede invece se proprio la Consoli dovesse alla fine spuntarla? Cosa farebbero coloro che oggi sostengono Di Bernardo?
E gli altri nomi emersi oggi, che valore hanno?
Le parti si dovrebbero ritrovare mercoledì prossimo quando, si spera, il tavolo dovrebbe finalmente esprimere il candidato/candidata sindaco del centrosinistra.
E sarà senz'altro un mercoledì da leoni.