Covid | Dal 4 Gennaio la pillola antivirale Merck anche in Italia
Pubblicato: Domenica, 02 Gennaio 2022 - redazione attualitàLa pillola antiCovid di Merck è in arrivo in Italia. Distribuita alle Regioni dalla struttura commissariale di Figliuolo, molnupiravir approderà dal prossimo 4 gennaio. A comunicarlo, il 30 dicembre scorso, era stata l'Agenzia italiana del farmaco Aifa nella nota in cui annunciava l'autorizzazione da parte del suo Cts di questo antivirale orale e dell'antivirale remdesivir "per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di una forma grave".
Pubblicata già in Gazzetta Ufficiale la determina dell’Aifa con le modalita’ di impiego e le condizioni di somministrazione della pillola anti virale Merck per il trattamento del Covid ” nei pazienti adulti non ospedalizzati per covid 19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio”. “La prescrizione ed il trattamento – si legge nella determina – devono garantire la somministrazione del prodotto il piu’ precocente possibile rispetto all’insorgenza dei sintomi e comunque non oltre i 5 giorni dall’inizio degli stessi”.
La selezione del paziente, secondo quanto indicato dall’Aifa – e’ affidata ai medici di medicina generale, i medici delle Usca e in generale ai medici che “abbiano l’opportunita’ di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare la prescrizione e al distribuzione del farmaco e deve avvenire nel rispetto ei criteri fissati dalla Cts”. Sempre secondo le indicazioni dell’agenzia del farmaco la pillola Merck puo’ essere prescritta limitatamente ai “medici operanti nell’ambito elle strutture identificate dalla regioni per la somministrazione”. La definizione del percorso attraverso il quale vengono identificati i pazienti elegibili al trattamento – conclude il documento dell’Aifa – e’ rimessa ai provvedimenti delle Regioni e delle province autonome”.
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