BENESSERE - Si fa presto a dire uovo sodo!

Pubblicato: Mercoledì, 24 Novembre 2021 - redazione attualità

uovo indicazioni ilmamilioFRASCATI (benessere) - Come identificare cifre e lettere stampigliate sul guscio

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Dopo anni di critiche, le uova stanno riacquistando il ruolo di alimento completo e salutare.

Le uova offrono un equilibrio quasi perfetto tra proteine ad alto valore biologico, vitamine, sali minerali, acidi grassi omega 3/6 ed antiossidanti come la luteina.

Uova di galline “allevate a terra”. Questa è una delle tante diciture ingannevoli molto sfruttata dal marketing delle aziende alimentari.

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Quali comprare? Come leggere le etichette?

Secondo il Regolamento (CE) 2295/03, ogni uovo deve avere una timbratura leggibile, recante tutte le informazioni utili per conoscere il suo percorso dal pollaio alla tavola.

Esempio: 0 IT 573 FC 001

2/***

Il primo numero che incontriamo, indica il tipo di allevamento:

- 0 equivale ad allevamento biologico: galline allevate in capannoni muniti di pascolo esterno, nei quali possono razzolare libere e sono alimentate unicamente con cibo biologico e senza mangimi geneticamente modificati.

- 1 all’aperto: allevamenti in capannoni che possiedono uno sfogo esterno in cui le galline possono razzolare liberamente. In questo tipo di allevamenti vi sono pochi polli per metro quadrato.

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- 2 a terra: le galline vengono fatte vivere in capannoni chiusi con la presenza di molti capi d’allevamento per metro quadrato. L’allevamento a terra diviene “intensivo” quando raggiunge gli standard industriali con l’utilizzo di luci artificiali sempre accese per invogliare il pollo a mangiare continuamente e a dormire di meno, alimentazione spinta (molto calorica), ventilazione forzata (regolata con dei ventilatori). 

- 3 in gabbia/batteria: tanti capi per metro quadrato; gli animali passano la loro vita produttiva all’interno di gabbie che vengono distribuite nei capannoni con più piani. Luce e ventilazione sono artificiali. 

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Segue la sigla con lo Stato di produzione, in questo caso IT (Italia).

Troviamo, poi, il codice ISTAT a 3 cifre del comune di produzione, seguito dalla sigla della provincia di prodizione. Le ultime tre cifre, invece, indicano il codice univoco dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo.

Un’altra informazione che troviamo è la data di scadenza o quella di deposizione (facoltativa).

Le uova di categoria A EXTRA, sono fresche o extra-fresche. Non refrigerate e commercializzabili fino al nono giorno dalla deposizione; le uova di categoria A, sono uova fresche non refrigerate e non trattate, consegnate al consumatore non oltre 21 giorni dalla data di deposizione; le uova di categoria B, sono di seconda qualità, non cedibili direttamente al consumatore e destinate all’industria alimentare.

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Per le uova fresche, inoltre, troviamo anche una suddivisione in base al peso:

-S: piccole con peso inferiore ai 53g

-M: medie con peso compreso tra 53g e 63g

-L: grandi con peso compreso tra 63g e 73g

-XL: grandissime con peso superiore ai 73g.

Una volta acquistate, conservatele in frigorifero... ma attenzione!

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Non vanno riposte nello sportello (dove tra l’altro troviamo l’apposito contenitore!), qui subirebbero troppi sbalzi termici ed il rischio è di comprometterne la freschezza.

Le uova, infatti, vanno conservate nei ripiani alti del frigorifero (insieme ai formaggi, allo yogurt ed ai cibi cotti) dove la temperatura si aggira attorno ai 5-8°C.

Dott.ssa Alice Morandini Rossi, Biologa Nutrizionista

 

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BIBLIOGRAFIA:

-salue.gov.it

-Unione Nazionale Consumatori

-Paolo Cabras, Chimica degli alimenti