Associazione “In Famiglia Onlus”: due strutture a Ciampino per minori in situazioni critiche

Pubblicato: Domenica, 03 Ottobre 2021 - Giulia Bertotto

CIAMPINO (attualità) - Si tratta di minori che vengono allontanati alla famiglia a causa di situazioni di problematicità, abbandono, violenza, inadeguatezza del nucleo familiare alla crescita del minore

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Ilmamilio.it ha intervistato Tommaso De Laurenzi, presidente dell'associazione In Famiglia Onlus a Ciampino.

In Famiglia Onlus si occupa di minori e minori stranieri non accompagnati, da quanti anni svolgete questa preziosa attività sul territorio?

“La nostra associazione nasce nel gennaio 2001, gestiamo due strutture per minori che si trovano nel comune di Ciampino. Ospitiamo un massimo di otto ragazzi per ciascuna struttura.gottodoro mamilio Si tratta di minori che vengono allontanati alla famiglia a causa di situazioni di problematicità, abbandono, violenza, inadeguatezza del nucleo familiare alla crescita del minore. Collaboriamo con il Ministero della Giustizia per intervenire laddove si può evitare il penitenziario e trovare altre forme di rieducazione del ragazzo. Dunque alternative alla detenzione, ma ci occupiamo anche di minori stranieri non accompagnati. Quest'ultima attività più negli scorsi anni, comunque anche oggi ci vengono affidati da vari comuni. Collaboriamo infatti con il Comune di Ciampino, con il Comune di Roma, ma anche Rocca di Papa e diversi enti pubblici. Le figure che lavorano con noi sono circa venti, tra psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, operatori sociali, mediatori, personale amministrativo. Con il Comune di Ciampino ci occupiamo anche della distribuzione di pacchi alimentari, le famiglie ci vengono infatti indicate dal Comune stesso.vivace3 banner ilmamilio

Abbiamo inoltre un centro di formazione, accreditato dalla Regione Lazio presso l'associazione La Città del Volo che si trova sempre a Ciampino, a cui talvolta mandiamo dei ragazzi per la formazione di base anche per imparare l'italiano. Con loro collaboriamo da circa sei anni, il centro di formazione è aperto ufficialmente dal 2017”. 

Il primo periodo della pandemia con il lockdown è stato difficile per voi. Come si svolgono al momento le vaccinazioni dei vostri ospiti?

“Sì, il primo periodo della crisi sanitaria è stato duro. Ma per fortuna non abbiamo avuto casi positivi, siamo stati messi a dura prova dalle prescrizioni e norme ministeriali che occorrevano nella fase più dura della lotta al Covid. Siamo stati in stretto e costante contatto con la Asl Roma 6. Settimanalmente comunicavano eventuali nuovi ingressi e la situazione nelle strutture, venivamo quindi attentamente monitorati.

In questo momento stiamo effettuando le vaccinazioni, purtroppo a rilento per via di una serie di trafile burocratiche. Per ogni ragazzo infatti occorrono permessi da diverse figure responsabili e tutori. I ritmi quindi non sono spediti ma stiamo procedendo. Il nostro impegno è quello di poter essere sempre utili e di aiuto ai ragazzi che ne hanno bisogno perché possano rendersi autonomi, responsabili e realizzati nella nostra società”.

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