Nella Giornata dei Nonni, ad Albano presentazione progetto “Non è un Paese per VECCHIETTI”

Pubblicato: Giovedì, 30 Settembre 2021 - Redazione attualità

ALBANO LAZIALE (attualità) - Intervista al presidente dell'Associazione Culturale Justintwo, dottor Simone Giustinelli 

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Simone Giustinelli è un regista e produttore in ambito teatrale e culturale. Ha conseguito una laurea in Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma e ha continuato il suo percorso con un Master in Theatre Arts alla Middlesex University of London nel Regno Unito. Da sempre sensibile ai temi del sociale e dell’inclusione delle persone più fragili, ha pensato di realizzare un progetto dedicato alle persone più anziane, ai “vecchietti”, a coloro che hanno tante storie per raccontare la storia, quella vera, di tutti i giorni, vissuta in un secolo travagliato, magnifico e maledetto nello stesso momento e di cui loro rappresentano l’autentica memoria.

In occasione della Giornata dei Nonni, sabato 2 ottobre, nella Sala Consiliare del Comune di Albano Laziale l’Associazione Culturale Justintwo, della quale Simone Giustinelli è fondatore e presidente, presenta il Progetto “Non è un Paese per VECCHIETTI”.gottodoro mamilio

Simone, come nasce l’idea di “Non è un paese per VECCHIETTI”?

Ho passato il lockdown lontano da casa, quasi per errore. Per mesi non ho potuto incontrare dal vivo la mia famiglia, i miei genitori, le mie nonne. Non ho passato con loro le feste, non ho pranzato con loro la domenica. Mi sono perso una parte importante in un momento molto delicato per tutti. Così, quando il lockdown è finito, sono andato a casa di mia nonna con un registratore. Volevo raccogliere le storie della nostra famiglia a cui forse non avevo mai dato troppa importanza, ma che mi erano così mancate durante il periodo di isolamento. All’inizio pensavo di poter usare quella registrazione per costruire un albero genealogico della mia famiglia, per creare una memoria storica, e condividerlo con i miei fratelli e cugini. Poi mi sono reso conto che tanti come me avevano vissuto un periodo difficile, che erano state e stati lontani dagli affetti, dalle famiglie. Ho pensato riguardasse tante persone, e che potesse diventare, a partire da un’esigenza privata, un progetto dedicato alla mia comunità. Stiamo provando a ripartire, è vero, ma è un processo rischioso perché rischia di dimenticare chi tra noi ha meno strumenti e possibilità. Nessuno dovrebbe rimanere indietro.vivace3 banner ilmamilio

A quale categoria ti riferisci in particolare?

Tra le categorie più colpite c’è quella degli anziani. I nostri nonni, le nostre nonne, zii, zie, i nostri genitori. Fanno parte di quella fascia della popolazione penalizzata dalla pandemia poiché privata del contatto con il mondo, tagliata fuori dalle relazioni e dagli scambi sociali a causa delle restrizioni e, in molti casi, di un analfabetismo digitale che ha de facto escluso queste persone da ogni opportunità di socialità. L’apporto degli anziani continua ad essere oggetto di importanti riflessioni in tutte le civiltà, poiché essi rappresentano la memoria, la storia, le radici delle nostre comunità, piccole o grandi che siano. C’è bisogno di un nuovo patto, di una nuova storia che incroci passato, presente e futuro come fili di un’unica trama e che leghi tra loro le generazioni.desantis44 ilmamilio

Come si sviluppa il progetto?

Non è un Paese per VECCHIETTI è un progetto culturale multidisciplinare sviluppato sui temi dell’inclusione sociale e dell’invecchiamento attivo, ovvero “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”. Il progetto, attraverso la raccolta di storie, aneddoti e tradizioni popolari, vuole permettere alle fasce più anziane della popolazione di tornare a far parte della narrazione delle comunità in maniera partecipe e coinvolgente. Le attività principali del progetto sono dunque interviste, incontri, dialoghi con le persone della terza e quarta età; i materiali raccolti durante questi incontri vengono poi rielaborati e trasformati in risultati artistici quali: uno spettacolo teatrale, un podcast con le interviste alle persone incontrate, una mostra fotografica dedicata, una serie-documentario per raccontare il processo.

Qual è il primo di questi eventi?

Partiamo sabato 2 ottobre con “Cento di questi Nonni!”, una conferenza in cui presentiamo le attività del progetto. Si terrà nella Sala Consiliare di Palazzo Savelli in occasione della Festa dei Nonni. Sarà un’ottima occasione per condividere il nostro punto di partenza e parlare con le persone per capire come il progetto può dialogare con loro, con i cittadini e le cittadine del nostro Comune. Ci piacerebbe costruire una collaborazione reale con il territorio, che è così ricco di spunti, di energie, di risorse. Qualche giorno fa sono stato sul corso a distribuire inviti per l’evento e ho incontrato un signore che colleziona cartoline storiche di Albano da tantissimi anni (ne ha qualcuna che risale addirittura all’Ottocento). Ci siamo scambiati i numeri e proverò a intervistarlo nelle prossime settimane. Credo che questa sia la cosa più urgente ora. Tornare sul territorio, con coraggio e determinazione, e parlare con le persone, scoprire cosa fanno, cosa pensano, come si sentono dopo questo anno e mezzo in cui le vite di tutti quanti sono cambiate all’improvviso. Camminare per strada, incontrare dei volti nuovi, raccogliere - e poi raccontare - delle storie che non avevamo mai ascoltato.

Vuoi aggiungere altro?

Mi piacerebbe che questo fosse un progetto e un processo partecipato che coinvolga attivamente il territorio. Si fa tanta difficoltà a ricostruire legami, ora. I Centri Anziani sono ancora chiusi, le persone un po’ alla volta stanno uscendo di casa e riconquistando momenti di socialità. Se qualcuno però vuole aiutarci, scrivendo, chiamando, indicando delle persone, o dicendo che ad esempio c’è un “vecchietto” o una “vecchietta” che ha tante storie da raccontare e un pomeriggio da regalarci, saremmo davvero felici.

Link evento Facebook: https://fb.me/e/16aRWterw

Pagina Facebook: www.facebook.come/vecchiettidi

Tel: 3454217141

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