San Nilo Grottaferrata, l'esibizione delle corale costa 13mila euro ai cittadini. Ma solo in 200 la vedranno
Pubblicato: Sabato, 25 Settembre 2021 - Federico SmacchiGROTTAFERRATA (attualità) - I costi per questo evento sono lievitati nel corso degli anni
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I festeggiamenti del santo patrono di Grottaferrata, negli ultimi quattro anni, hanno cambiato volto. Da festa popolare che si muoveva in tutte le zone della città, anche quelle periferiche, si è passati ad una rassegna confinata, per la maggior parte delle iniziative, soltanto al parco Patmos e ai locali della biblioteca comunale Bruno Martellotta. Oltre al corteo (con vari percorsi), oltre che chiaramente all'interno dell'Abbazia. Colpa della pandemia? No, non solo.
Non solo, perfino le risorse economiche messe a disposizione dei partecipanti sono cambiate nel corso del tempo, e sostanzialmente. La Corale Polifonica, un must delle giornate dedicate a San Nilo, quest’anno ha ottenuto dall’amministrazione 6.684 euro per l’esibizione, quando l’anno scorso i fondi stanziati eran stati 3.500 euro (determina 1550 del 21/09/21 e determina 1024 del 13/10/20) e quando, stando ai beninformati, nelle edizioni precedenti ancora erano bastate poche centinaia di euro.
A cosa di deve questo aumento esponenziale?
Una serie di eventi, in particolare l'esibizione della corale, che non coinvolgerà tutta la cittadinanza, ma soltanto una piccola, piccolissima parte. Un evento che da popolare diventa d’élite, dedicato al godimento di pochi (posti contingentati all'interno del cortile dell'Abbazia a 200 persone, compresi gli amministratori comunali e, ad esempio, i parenti dei coristi), a un costo perfino lievitato e pagato con il denaro pubblico di tutti i grottaferratesi.
Secondo la documentazione disponibile solo la giornata del 26 settembre è costata oltre 13.000 euro compresi 4.000 euro circa in spese per la sicurezza (per le serate del 25 e 26, determina 1545 del 22/09/21) e circa 1000 per l'allestimento del palco.
Insomma, il settembre grottaferratese proposto dall’attuale Amministrazione cittadina sembra lontano anni luce da quel programma che gli stessi decision makers criptensi avevano promosso nel 2017, freschi di insediamento a Palazzo Consoli.
Programma in cui si leggevano iniziative sparse in diverse piazze della città dell’Abbazia, ma anche nelle strade del centro storico e perfino nella frazione di Pratone, nel piazzale sopra al supermercato. Per inciso, ad oggi i quartieri periferici, ma ormai i residenti ci sono abituati, sono usciti completamente dai radar del sindaco e della sua maggioranza (e chissà se ci sono mai entrati…).
Solo i due mercatini, dell’artigianato e dell’antiquariato, e i fuochi d’artificio saranno (veramente) di dominio pubblico.
Dopo la questione Fiera, cancellata per il secondo anno consecutivo, anche la sentitissima ricorrenza di San Nilo ha tutto fuorché il sapore di “ripresa” dalla crisi pandemica.
Anzi: da evento popolare ad alta partecipazione, come nel caso citato dell'esibizione della corale, siamo ormai alla rappresentazione d'élite. Destinata a poche decine di persone e costata, conti alla mano, 13mila euro alla collettività.