Ariccia Volley Club, al via la nuova stagione
Pubblicato: Sabato, 11 Settembre 2021 - Giulia Bertotto
ARICCIA (pallavolo) - La società vanta cinquant'anni di storia alle spalle
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In occasione della stagione sportiva in apertura ilmamilio.it ha intervistato Carla Cecchini presidente dell'Ariccia Volley Club, voce di una lunga e prestigiosa tradizione sportiva, orgoglio dei Castelli Romani.
Presidente Cecchini, quale la storia e le soddisfazioni della vostra squadra?
“Ariccia Volley Club venne fondata nel 1971 dall'imprenditore Giovanni Cianfanelli con il nome di Accademia dello Sport Roma, e già nel 1974 vinse lo scudetto con il famoso schiacciatore americano, Kirk Douglas Kilgour. La squadra ha in seguito cambiato nome e da qualche anno è sotto la denominazione Volley Ariccia. Si tratta di una squadra nata 37 anni fa, quindi sicuramente la società più longeva di Ariccia che è ancora in attività. Abbiamo partecipato a campionati nazionali, in Serie A, B e C sia femminile che maschile, raccogliendo immense soddisfazioni e riconoscimenti, in quelli che sono più di trenta anni di storia sportiva. Da alcuni anni siamo in prima divisione. Purtroppo avremmo potuto vincere sia l'anno scorso che l'anno precedente ma con la crisi pandemica siamo stati bloccati. Lavoriamo e ci alleniamo nella Palestra di Santa Maria e al Palariccia che è stato aperto per il pattinaggio. Per tanti anni è stato chiuso poi noi vincemmo un campionato regionale e il sindaco Emilio Cianfanelli mi consegnò personalmente le chiavi per poter riaprire quello che ormai era diventato quasi un mausoleo. Da allora in qualche modo è un luogo che abbiamo fatto nostro”.
Quali le prospettive e i progetti per la prossima stagione?
“Adesso abbiamo ricominciato ad allenarci, il settore giovanile deve ancora ripartire perché il Palariccia non è totalmente accessibile. Siamo in attesa di notizie dal Comune. Diciamo che oggi ciò che ci occorrerebbe è il supporto economico di qualche sponsor. Ci auguriamo il meglio per quest'anno, di poter raggiungere quei risultati che con il Covid sono un po' sfumati davanti a noi. Un altro punto interrogativo è quello delle iscrizioni, perché sopra ai 12 anni occorre esibire il Green Pass con la vaccinazione e non tutti i genitori sceglieranno di far vaccinare i loro figli. Ciò che posso affermare è che lo sport, gravemente penalizzato da quanto accaduto con il virus e le restrizioni, è fondamentale per la crescita e la salute fisica, sociale ed emotiva dei ragazzi. Questi due anni difficili ci hanno mostrato che abbiamo molto da imparare dallo sport e dalla complicità e gioia di far parte di una squadra che un obiettivo comune”.
