Prove di normalità post covid con Bajocco Festival ad Albano Laziale
Pubblicato: Mercoledì, 01 Settembre 2021 - Giulia Bertotto
ALBANO LAZIALE (attualità) - L'appuntamento è fissato per il 10, 11 e 12 settembre
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ilmamilio.it ha intervistato Gianluca Pelle, presidente dell'associazione XV Miglio, in occasione del prossimo Bajocco Festival che si terrà ad Albano Laziale dal 10 al 12 settembre ad Albano Laziale, che si trasformerà in un teatro a cielo aperto.
Iniziamo dal nome. Ci ha spiegato che il termine Bajocco prende spunto dall'antica moneta dello Stato Pontificio ed acquisito in seguito come espressione dalla popolazione locale per indicare il possesso di denaro.
“Sì, esatto è proprio così. Il Bajocco Festival è una manifestazione che si svolge in strada, anzi, che trasforma la strada in un grande teatro. Si tratta di tre giorni magici, quest'anno dal 10 al 12 settembre dalle ore 20.00 alle ore 01.00. 
Il Festival è patrocinato dal Comune di Albano Laziale, nostro partner ormai da dieci anni, cioè dalla nascita di questo evento.
Nelle precedenti edizioni le arti di strada e arti circensi hanno animato il centro storico di Albano Laziale dando spazio ad artisti acrobati, giocolieri, musicisti, clown, che cerchiamo per tutta la durata dell'anno attraverso circuiti a cui siamo collegati o tramite scuole circensi che si trovano nel nostro paese, principalmente a Torino.
Quest'anno non saremo nel centro storico ma in altre due location: a Campo Boario, che si trasformerà in una sorta di set scenografico e nel convento delle suore Oblate di Gesù e Maria. Vorrei specificare che tutto si svolgerà all'aperto e anche per raggiungere i luoghi dello spettacolo non ci saranno passaggi in spazi interni e al chiuso. Occorrerà esibire il Green Pass per accedere all'evento e la prenotazione è obbligatoria sul nostro sito alla voce eventbrite”.
Ci ha detto che spesso i vostri artisti provengono dalla Francia, come mai proprio da questo paese?
“Sì, spesso i nostri artisti sono francesi, questo perché in Francia l'arte circense ha una forte tradizione ed è molto sentita. Gli artisti che la praticano sono sovvenzionati perfino dal ministero della cultura francese, anche per portare la loro maestria fuori dal paese. La ricchezza delle arti di strada ci apre anche a culture diverse: ad esempio quest'anno la musica che accompagnerà le esibizioni viene dalla penisola balcanica, insieme ad un gruppo italiano, i Tubadù che non si sono potuti esibire lo scorso anno proprio perché l'edizione è saltata.
Uno degli artisti che ospiteremo quest'anno, Jacopo Tealdi, è un manipolatore, ossia creerà dei personaggi e figure con il solo uso delle mani su sfondo nero; proviene dalla scuola di Torino ed è davvero straordinario. Il suo spettacolo si chiama Umanità.
L'anno scorso non abbiamo potuto mantenere questo appuntamento a causa della crisi pandemica. Il nostro augurio è che si possa tornare il prima possibile a stupirsi, a giocare, a creare bellezza con l'impegno e il talento”.
