24 agosto 2016: 5 anni fa il terremoto che devastò il Centro Italia

Pubblicato: Martedì, 24 Agosto 2021 - redazione attualità

terremoto amatrice6 ilmamilioAMATRICE (attualità) - La lunghissima serie di scosse provocò 300 morti ed una devastazione immensa

ilmamilio.it

Esattamente 5 anni fa un violento terremoto avviò una lunghissima serie di scosse che squassò l'Italia centrale provocando 300 morti ed una devastazione immensa.

Il 24 agosto 2016, alle ore 3.36, con il terremoto di Amatrice-Accumoli di magnitudo 6.0 è iniziata una delle più importanti sequenze sismiche che ha colpito il territorio nazionale in questo secolo. La sequenza, detta "di Amatrice-Norcia-Visso" per l'estensione territoriale delle faglie attivate in quella notte, è stata particolarmente funesta, coinvolgendo un'area di circa 8000 km quadrati, 140 Comuni e circa 600.000 persone.

 

 parcoUlivi pubb3 ilmamilio

colombo

 

L'Italia, per sua natura, è un territorio dove i terremoti sono un elemento naturale che si interseca imprescindibilmente con la storia delle società locali. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha la missione del monitoraggio e della sorveglianza sismica in Italia, oltre che lo studio dei meccanismi che generano i terremoti. Nelle parole del presidente dell'INGV, Carlo Doglioni, lo "stato dell'arte" della ricerca scientifica e del monitoraggio perché il terremoto fa ancora troppi danni in Italia: dobbiamo imparare a conoscerlo per difenderci meglio. E, soprattutto, perché l'unico dubbio che abbiamo non è 'se' ci sarà un terremoto ma solo 'quando' esso si verificherà.

 

 ferri elezioni ilmamilio

gottodoro mamilio

 

"Ogni terremoto - dice Doglioni - rappresenta una sfida per chi scientificamente li studia. Quando l'evento determina distruzione e vittime, la sfida si pone innanzitutto all'uomo prima che allo scienziato. Cosa ha rappresentato per lei questo evento? 'E' importante ricordare i terremoti, perché il nostro cervello tende invece a voler rimuovere il ricordo delle tragedie, mentre invece la memoria di questi eventi terribili ci aiuta a porre in essere tutte le possibili strategie difensive dagli eventi futuri che inevitabilmente torneranno - spiega Doglioni - Le nostre armi sono 1) avanzare nelle conoscenze scientifiche per poter costruire una società resiliente alle catastrofi, come quella di Haiti di pochi giorni fa, e 2) diffondere la cultura della prevenzione che si deve basare su quanto la ricerca scientifica è riuscita a comprendere per dare alla società civile gli strumenti per potersi difendere sempre meglio".

freeTime giugno2021

Per me l'evento di Amatrice è stato una frustata dolorosa dal punto di vista umano ma, come scienziato, uno stimolo forte per studiare con sempre maggiore determinazione l'origine dei terremoti'. La sequenza sismica di Amatrice-Norcia-Visso è stata complessa sia spazialmente che temporalmente. Ma, sicuramente, è stata anche quella in Italia in cui il monitoraggio è stato più capillare.

Quali nuove informazioni ha raccolto la ricerca scientifica grazie a questa quantità e qualità di dati?

'Dal 24 agosto 2016, la rete sismica nazionale dell'INGV ha registrato oltre 124.000 eventi, e ancora non è terminata. Nell'area epicentrale si è mobilizzato un volume crostale di circa 6000 km3 in un'area di circa 1000 km2, ma i danni si sono risentiti su un territorio almeno otto volte più grande - prosegue Doglioni -. Per noi ricercatori, ogni nuovo terremoto è un esperimento che studiamo con strumenti sempre più diffusi ed efficaci, per cui le conoscenze di oggi sono di gran lunga migliori di quelle che potevamo avere solo 10 o 20 anni fa. I dati satellitari e terrestri delle deformazioni e degli scuotimenti associati a un terremoto sono sempre più abbondanti e ci permettono di comprendere sempre meglio come e perché si manifesta un evento sismico: un gradiente di pressione nella crosta terrestre che raggiunge lo stato critico limite che porta al movimento tra due lembi di terra, quando il respiro della Terra diventa violento- dice Doglioni-

La Terra è un corpo vivo, continuamente in movimento: basti pensare che il pavimento delle nostre case si alza e si abbassa ogni giorno di circa 40 cm: non ce ne accorgiamo perché la lunghezza d'onda di tale oscillazione dovuta alle maree solide è di alcune migliaia di km. La sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 è stata generata da un volume crostale che, per effetto dell'estensione perpendicolare alla catena appenninica di circa 4-5 mm/anno, attiva da milioni di anni, è scivolato anche di qualche metro verso il basso lungo dei piani di faglia cosiddetti distensivi: l'attrito sviluppatosi con questi movimenti ha generato le onde sismiche che hanno devastato tanti comuni del Centro Italia, come Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Norcia, Visso, eccetera. La storia sismica dell'area ci ha insegnato che sequenze sismiche di questo tipo possono dare eventi importanti per diversi mesi, come avvenne nel 1703" (DIRE).

preIscrizioni colline frascati ilmamilio