Albano Laziale | L’Associazione “TuedIo” per la cultura e le pari opportunità sul territorio
Pubblicato: Sabato, 24 Luglio 2021 - Giulia BertottoALBANO LAZIALE (attualità) - L'associazione culturale TuedIo nasce nel 2014 e si occupa di attività che coinvolgono il territorio, la scuola e il teatro
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ilmamilio.it intervista oggi Marina Cecchi, libraria e presidente dell'Associazione TuedIo di Albano Laziale. Lettura nelle scuole, cultura sul territorio e pari opportunità nella società. Questa la ricetta di un progetto in crescita.
Da quale esigenza nasce la vostra associazione e quali sono i suoi obiettivi?
“L'associazione culturale TuedIo nasce nel 2014, ci occupiamo di attività che coinvolgono il territorio, la scuola e il teatro. Organizziamo gratuitamente delle letture ad alta voce nelle scuole, piccoli laboratori di cultura e creatività. Da tre anni ci occupiamo di un festival di teatro di narrazione che prende il nome di Albano Raccontando. Quest'anno abbiamo raggiunto la terza edizione, dall'11 al 14 luglio. Abbiamo realizzato degli esercizi di stile sulla fiaba di Cappuccetto Rosso, un evento di teatro di narrazione dedicato ad Amore e Psiche e un concerto di musica lirica. Promuoviamo anche dei corsi per bambini e ragazzi ad esempio di scrittura. A condurre il corso è Guia Risari, filosofa e scrittrice di grande talento. Offriamo anche corsi di fumetto per bambini, e ripartiremo presto con i corsi di teatro. Nel 2017 abbiamo invece realizzato un festival dal titolo Sorsi d'Arte. Si trattava della nostra riposta ad un bando del Comune che apriva a degli eventi culturali associati a prodotti enogastronomici del territorio. Abbiamo coinvolto la cantina Casale Marchese, il Panificio La Rotonda e Caffè e dintorni”.
L'attenzione alle pari opportunità è un tema che vi sta molto a cuore. Quale iniziativa avete realizzato a questo proposito?
“Quest'anno dal mese di marzo a maggio abbiamo realizzato il progetto Bastava raccontarle, presentazioni di libri che illustrano la figura di donne straordinarie, sia nelle piccole che nelle grandi imprese, nella letteratura, nella scienza, nello sport. Donne che spesso non sono conosciute o riconosciute. Abbiamo parlato della filosofa Simone Weil, dell'astrofisica Margherita Hack, di Alfonsina Morini Strada, unica donna ciclista a compiere il Giro D'Italia quando ancora era aperto solo agli uomini. Ma anche Rosa Pars, attivista per i diritti civili e contro le discriminazioni razziali. Perché per cambiare le cose, bastava raccontarle.
Abbiamo analizzato e riflettuto sulla toponomastica in relazione alle donne, quindi quante strade e piazze sono intitolate a figure femminili. Beh, davvero poche.
E' un progetto destinato anche alle scuole, a cui abbiamo proposto dei laboratori gratuiti: l'educazione al rispetto del femminile parte già da piccoli, e questo ha importanti risvolti anche per i bimbi maschi, spesso anch'essi stereotipati o relegati in ruoli predefiniti e limitanti.
Teniamo molto a questa causa, alle pari opportunità sociali e professionali e alla considerazione del femminile nel nostro paese, tema sul quale c'è ancora molto da lavorare. All'inizio ero sola a portare avanti l'associazione, ora sono molto contenta perché hanno aderito tane persone e siamo in costante espansione. Fanno parte del progetto Maria Assunta Salvatore, Sonia Premoli, Antonella Vigiani e Carla Farina, ciascuna con un proprio profilo culturale e preparazione specifica, ma tutte siamo accomunate da una stessa visione. La cultura e la sensibilizzazione alla causa femminile si muovono insieme nella medesima direzione”.