“La Musa Mosaici”, la creatività di Castel Gandolfo nel mondo

Pubblicato: Mercoledì, 07 Luglio 2021 - Giulia Bertotto

CASTEL GANDOLFO (attualità) - La Musa Mosaici è un laboratorio d'arte e artigianato che può vantare ormai 22 anni di attività

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Oggi ilmamilio.it intervista Marina Rossi, fondatrice de La Musa Mosaici, una delle più consolidate realtà artistiche dei Castelli Romani, capace di portare da molti anni la creatività di Castel Gandolfo nel mondo.

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Dottoressa Rossi, di cosa si occupa La Musa Mosaici?

“La Musa Mosaici è un laboratorio d'arte e artigianato che può vantare ormai 22 anni di attività, a gestirlo siamo due socie, io e Sara Leone. Io ho studiato all'Istituto d'Arte indirizzo mosaico, Sara ha frequentato la scuola di Spilimbergo. Entrambe veniamo dall'arte sacra. Ci tengo però subto a dire che il mosaico è un lavoro che si impara con l'esperienza diretta, il tempo, la pratica.

Con lei abbiamo partecipato a diverse mostre in tutto il mondo, in Russia e a Londra ad esempio abbiamo decorato piscine e saune.

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L'ultima commissione è stata Oltreoceano, si è trattato di alcuni pannelli per una chiesa di Miami. A causa della pandemia abbiamo fatto tutto a distanza, attraverso piattaforme e videochiamate. Collaboriamo anche con architetti che si occupano di case di pregio.

Nel percorso di questa attività ho avuto al mio fianco diverse socie. Posso affermare che rappresentiamo una realtà importante perché nel tempo il paese ha anche adottato e assunto delle nostre creazioni. Ad esempio dopo aver visto la nostra targa diversi esercizi commerciali ci hanno chiesto un'insegna come la nostra per il loro locale o negozio. I turisti talvolta chiedono perfino se sia una tradizione del Comune di Castel Gandolfo! Con modestia vorrei quasi rispondere che un po' lo è. Di recente abbiamo avuto un'idea molto simpatica, realizzare dei QR Code in versione mosaico. In pratica funzionano come i  normali QR Code che illustrano i monumenti. Il Comune ne ha sistemati sei vicino alla Fontana del Bernini e sulla piazza. Ne abbiamo donati altri sei ancora da collocare”.

Codice a barre e mosaico, è davvero una geniale combinazione di arte antica e linguaggio moderno e virtuale. Sono stati mesi difficili, e ora cosa avete in programma per l'estate?

“Purtroppo con la pandemia abbiamo perso il turismo estero con danni consistenti. Non siamo potute andare a montare un lavoro che ci hanno commissionato in Portogallo. Abbiamo registrato ritardi di consegna e progetti sospesi e ancora adesso siamo penalizzate. Sicuramente vogliamo ricominciare dalle fiere, come quella di Milano. Perché per far funzionare una società servono lavori su commissione non solo commercio al dettaglio.

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Per l'estate stiamo organizzando un progetto che si chiama Castello in Arte. Il secondo sabato del mese da luglio a settembre, ci metteremo a lavorare all'aperto: dimostrazioni reali di come si lavora il mosaico, la creta, l'argento, il tessuto. Vogliamo far provare alle persone questi tipi di materiale, di contatto e di espressione. Il mosaico ad esempio ha i suoi strumenti, la martellina e il tagliolo innanzitutto. La Musa Mosaici è aperta alla cittadinanza, organizziamo infatti corsi privati di mosaico, aperti anche ai bambini. Qualcuno ha realizzato le proprie bomboniere decorate a mosaico dopo aver appreso la tecnica nella nostra scuola. Abbiamo fatto delle mostre ad Albano e anche lì ci sono svariate targhe di attività fatte da noi. Tengo molto a questa unione e collaborazione degli Artisti e Artigiani del Comune di Castel Gandolfo. Credo molto più nella cooperazione che nella rivalità e competizione”.

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