Grottaferrata | Prendi le opposizioni e stringi singoli accordi politici: così la "demokrazia del re" cerca di darsi un futuro
Pubblicato: Lunedì, 28 Giugno 2021 - redazione politicaGROTTAFERRATA (politica) - Da Paolucci alla Franzoso (PD), da - ovviamente - la fu Città al Governo a Mariotti (Lega)
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C'è poco da dire: il modello politico "demokratico" importato a Grottaferrata dal sindaco pro tempore, il sindaco-re, è destinato a fare storia.
Un modello efficiente, funzionale al mantenimento del consenso di oggi (interno, perché in città il sentimento diffuso è ben diverso) ed al tentativo, soprattutto, di garantirsi il consenso futuro.
Il modello è semplice: tentare di influenzare e di ottenere gruppi di voti stringendo accordi politici particolari con singoli esponenti rappresentanti di gruppi politici, che invece, ufficialmente stanno da tutt'altra parte.
Tolto, chiaramente, il caso dell'ormai rappresentante di se stesso Gianluca Paolucci (un raro caso di candidato sindaco di area fortemente antagonista finito poi per sostenere fortemente ed ufficialmente, per motivi ignoti, il suo ex competitor), il cui unico futuro politico è legato a doppia mandata a questa esperienza demokratica e a nulla più, c'è molto altro da raccontare.
Ad iniziare dalla fu "Città al Governo", gruppo civico di sinistra fortemente identitario finito, in Consiglio comunale, a fare da stampella esterna al sindaco ed alla sua silente maggioranza. Tanto che proprio l'atteggiamento di Rita Consoli (architetto, altra ex candidata sindaca) e Rita Spinelli ormai un paio di anni fa portò alla spaccatura rovinosa e definitiva del gruppo che sostenne proprio la Consoli.
Interessante in questo sarà valutare l'atteggiamento delle due in occasione delle imminenti votazioni in Aula su Vascarelle e Bilancio.
Ma di casi ce ne son almeno altri due. Ad iniziare da quello della consigliera formalmente in quota PD Paola Franzoso che invece della linea ufficiale del Partito democratico di Grottaferrata non ha più nulla. Più e più volte la Franzoso ha dimostrato, e difeso, la sua vicinanza alle posizioni della buffa demokrazia griffata sindaco pro tempore.
Per ultimo il convegno di qualche giorno fa quando portò anche la consigliera regionale Eleonora Mattia a dire grazie al sindaco.
Sino ad arrivare all'ancor più bizzarro, se possibile, caso del referente cittadino della Lega di Matteo Salvini - Rodolfo Mariotti - che in più occasioni (LEGGI Grottaferrata | Quella Lega slegata dal centrodestra e sempre più legata al sindaco demokratico) ha dimostrato la sua tutt'altro che siderale distanza dall'attuale sindaco. Anzi. Anzi.
Tanto, si ricorderà, la direzione provinciale della Lega è stata costretta a rimarcare la sua posizione fortemente alternativa all'attuale sindaco (LEGGI Lega: "Noi progetto alternativo all'Amministrazione comunale. I dirigenti di Grottaferrata lo sanno?). A scanso di equivoci indotti da esponenti locali.
Osservato speciale in questo contesto resta Fratelli d'Italia di Moira Masi, a gradimento e ad azione molto alterna.
Un modus operandi rodato e consolidato nel tempo, quello del sindaco demokratico, orientato a catturare il sostegno politico di singoli esponenti di gruppi politici o civici ufficialmente in opposizione ma poi, a livello individuale, invece schierati con lui. O molto vicino a lui.
Che rappresentatività hanno quindi, oggi, questi sostenitori singoli nel proprio contesto politico di provenienza?
Una rappresentatività oggettivamente difficile da sostenere che però, al sindaco, serve per tentare di spaccare la sua opposizione. Conquistando, non sappiamo come, il sostegno di questo o di quello.
Ma siamo solo alla fase 1 di una pre-campagna elettorale che, politicamente parlando, ha anche altre linee direttrici. Molto, molto interessanti.
Commenti
Non in nome delle urgenze sociali ed economiche, solo convegni, seminari e buffet
Cala regolarmente il silenzio tombale sui cambiamenti offerti in campagna elettorale
Viene cassato qualsiasi pensiero "fuori dal coro"
Sono finiti pure "i maître a penser" che analizzavano ogni parola per fustigare giornalmente i vizi e la tirannide panziana(?)
Si è passati dalla teoria del pensiero "debole" alla mancanza di un pensiero critico, dall'interventismo "panziano?" agli appalti ad minchiam, una novità senza precedenti?
Quando non conviene portare le scelte in Consiglio
CIAO