Monte Porzio Catone | La celebre Fontana dei Draghi di Villa Mondragone è pronta al restauro
Pubblicato: Venerdì, 29 Gennaio 2021 - Federico SmacchiMONTE PORZIO CATONE (attualità) - Il progetto a cura dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, proprietaria della villa
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Una fontana barocca dal grande valore storico e culturale quella di Villa Mondragone, la “Fontana dei Draghi”, realizzata tra il 1618 e il 1621, secondo le ipotesi più avvalorate, da Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo. L’opera, protagonista della splendida terrazza su Roma della sontuosa villa cinquecentesca, verrà finalmente restaurata grazie al bando regionale da 239mila euro vinto dall’Università di Tor Vergata.
“Dopo il restauro sarà possibile apprezzarla di nuovo nei suoi dettagli scultorei, che non hanno nulla da invidiare alle più belle fontane barocche di Roma” – ha sottolineato il rettore Orazio Schillaci. E in effetti la Fontana dei Draghi è un piccolo gioiello nascosto di quel periodo storico, il seicento, che tanto ha lasciato in eredità alla città eterna.
La figura mitologica che la caratterizza, il drago, rimanda allo stemma araldico del pontefice Gregorio XIII, il papa che dalla stanze di Villa Mondragone (nome scelto sempre con riferimento alla casata) consegnò al mondo cattolico un’”innovazione” in grado di cambiare, in senso letterale, il corso della Storia. Ovvero la riforma del calendario.
Tornando alla fontana, questa fu commissionata dal Cardinale Scipione Borghese, figura di spicco della Chiesa di quei tempi ed erede di sangue blu da parte di entrambi i genitori; anche se per convenienza, perlopiù politica, utilizzò sempre il cognome materno, Borghese per l’appunto.
È ricordato anche per essere stato il primo mecenate di Gian Lorenzo Bernini, autore di numerosissime opere scultoree e architettoniche in tutta l’Urbe. La fontana dei “Quattro Fiumi” a piazza Navona, la “Barcaccia” di piazza di Spagna a Roma, ma anche la Chiesa di Santa Maria Assunta ad Ariccia e la fontana di piazza della Libertà a Castel Gandolfo, per rimanere nel territorio dei Castelli Romani.
La connessione tra il Bernini e il Cardinale certamente avvalora la tesi secondo cui sia stato il padre, Pietro Bernini, a realizzare la Fontana dei Draghi. Tuttavia la paternità dell’opera è ancora oggi incerta. Un’incognita che il progetto universitario potrebbe finalmente chiarire.
“Il restauro sarà anche l’occasione di eseguire ulteriori ricerche su questa fontana, con particolare riferimento alla sua efficacia retorica nel contesto borghesiano di riferimento, attraverso tutti gli strumenti critici della storia dell’arte, a cominciare dai documenti d’archivio e dalle altre fonti primarie fino alle indagini diagnostiche che saranno eseguite sull’opera prima dell’intervento” – ha concluso il rettore Orazio Schillaci.