Marino, l’archeologo Mestici sui lingottini: “Continuo vilipendio alla cittadinanza”

Pubblicato: Venerdì, 27 Novembre 2020 - Redazione attualità

MARINO (attualità) - Fabio Mestici, Archeologo, Laureato in Numismatica

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Sulla vexata quaestio dei lingottini di Italia ‘90, interviene Fabio Mestici, Archeologo, Laureato in Numismatica: “occorre essere chiari - dice -. Marino è stanca di essere presa in giro. Questa consultazione popolare è una farsa ed offende l’intelligenza dei cittadini. La città, tramite le sue amministrazioni continua ad autodistruggersi.

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Quello che va spiegato è che quei lingottini, oltre al mero valore dell’oro, hanno anche un modesto valore storico, essendo pezzi unici nel loro genere.

Tuttavia il valore complessivo della vendita dei lingottini a peso d’oro, non coprirebbe le spese di nessuna opera pubblica! È auspicabile invece che Marino non continui a distruggere la propria storia, con sotterfugi come quello della consultazione popolare”, puntualizza l’archeologo marinese. Che poi analizza tre opzioni percorribili: “Primo: Custodia ed esposizione presso il Museo Civico.

Il Museo Civico di Marino non è la bottega di un rigattiere. A mio modesto parere è già stato vilipeso abbastanza: senza investimenti per potenziarne l’esposizione e senza idee per ravvivarlo. Scienze come la Museografia e la Museologia non possono essere ignorate”, dice Mestici. Opzione 2: Consegna ai calciatori, allenatore, staffe e eredi.

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“La più bislacca forse non ha neanche senso parlarne, per rispetto anche di chi non c’è più, come il grande Azeglio Vicini”. Infine, Opzione ossia la Vendita e l’utilizzo del ricavato per opere pubbliche. “Quella che ai più sembra percorribile. In realtà il valore intrinseco dei lingottini forse coprirebbe (scartoffie annesse) l'installazione di una panchina - precisa ancora Mestici -. La mancanza di una programmazione seria inoltre è accentuata dalla genericità della proposta: il Comune di Marino poteva indicare un progetto preciso e magari percorribile, in modo tale che i cittadini avrebbero saputo per tempo, esprimersi a ragion veduta”.

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E ancora: “I lingottini semmai, potrebbero essere conservati e magari valorizzati in un luogo espositivo che mantenga la memoria di ciò che è stato Italia 90 per Marino, allestendo magari, alcune sale dello “Stadio Domenico Fiore” come in tutti gli stadi-museo. Da Archeologo, devo prendere atto che comunque vada a perdere sarà, ancora una volta, la storia di Marino. D’altronde questo è l’obiettivo di ogni tipo di populismo: cancellare la storia”. Mestici quindi conclude: “I lingottini verranno fusi e/o venduti, perdendo il loro valore storico, il loro valore verrà monetizzato a peso d’oro, e il corrispettivo si perderà nel bilancio comunale. La loro fusione non servirà a chiudere neanche un cantiere di quelli aperti dall’amministrazione al suo quinto anno di mandato. La cittadinanza quindi ha già perso e continuerà a perdere su tutti i fronti:  Continua a mancare la tutela del territorio Si mettono in opera banchine per bus, senza tenere conto dei vincoli architettonici visuali. Si installano tettoie nei parchi senza il nullaosta dell’ente Parco Regionale dei Castelli Romani. Le delibere delle lottizzazioni del divino amore, non vanno né rinegoziate, né sospese, vanno revocate!”.

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