"Ecco perché Monte Porzio Catone è la città del calendario": una ricostruzione storica

Pubblicato: Domenica, 29 Ottobre 2017 - redazione attualità

Risultati immagini per villa mondragone mamilioMONTE PORZIO CATONE (attualità) - L'Amministrazione comunale replica ai nostri articoli. E rivendica la giusta attribuzione del titolo

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Rispondiamo all'articolo pubblicato mercoledì 25 ottobre 2017 da "ilmamilio.it" Monte Porzio città del calendario: all'evento per Frascati c'era l'assessore alla Cultura. Vizi storici, sgarbi istituzionali e curiose negligenze, relativamente a quanto viene affermato nella parte riguardante il "vizio storico".

Non ce ne vogliano gli amici frascatani, ma i fatti storici sono un po' diversi secondo la ricostruzione storica che di seguito riportiamo.

Si parte dal presupposto che, in quell’orizzonte cronologico, non esistono entità municipali autonome. In origine i Conti di Tuscolo sono proprietari di tutto, città (Tusculum) e territorio. Andiamo in ordine.

agenzia serviziNel 1191 distruzione definitiva di Tusculum. Il territorio di pertinenza passa definitivamente al Papa, che poi ne concede porzioni a varie chiese romane o a personaggi vari. Per la questione in esame (Villa Mondragone e Monte Porzio) bisogna prendere in considerazione varie realtà territoriali, che hanno storie differenti e proprietà differenti, poi riunite da Marco Sittico Altemps (e poi da Scipione Borghese) in un'unica proprietà. Esse sono:

Frascati

  • Dopo il 1191: Proprietà della Chiesa; affidata al capitolo lateranense;
  • 1422: venduta ai Colonna (unitamente alla quarta parte del castello diruro di Prata Porcia: si pensa sia cosa distinta da Monte Porzio. Comunque dovevano essere terreni verso frascati).
  • 1439: di nuovo alla Camera apostolica; 1465: al capitolo lateranense.
  • 1478: data a Guglielmo d’Estouteville come garanzia per un prestito erogato a Sisto V; 1482 venduto definitivamente.
  • Confisca a d’ Estouteville
  • 1506: passa ai Colonna
  • 1537: proprietà della Camera Apostolica. Paolo III Farnese la nomina Tusculum restitutum.
  • Monte Porzio (non ancora Catone)
  • Dopo 1191 proprietà della chiesa
  • 1400: Bonifacio VIII cede Monte Porzio agli Annibaldi.
  • 1582: Altemps compra dagli Annibaldi Monte Porzio. Costituzione dello Status Tusculanus.
  • 1613: Gli Altemps vendono la loro proprietà ai Borghese

Tenuta Molara, Tenuta S. Croce

Molara (oggi zona del castello di Molara, sulla via Anagnina in territorio di Grottaferrata). All’epoca era così denominato anche parte del territorio tra Monte Porzio e Frascati

  • 1560, 13 settembre: terreni della tenuta della Molara (cioè zona della futura Villa Angelina-Tuscolana-Vecchia), propr. Gambara (già Annibaldi), sono affittati in enfiteusi perpetua a Ranuccio Farnese (nipote di papa Paolo III Farnese).
  • 1560, 26 ottobre: allo stesso Farnese vengono affittate in enfiteusi perpetua le “Grotte Alte” (cioè il Barco), che ricadevano nella tenuta di S. Croce (proprietà dei Certosini di S. Croce in Gerusalemme a Roma). Si forma così una proprietà formata dall’area della futura Villa Angelina e dal Barco.
  • 1561-1562: card. Ricci acquistano terreni nella zona tra Villa Rufina – Falconieri e Villa Angelina, detta Vigna delle Capanne (alcuni in territorio di Frascati?).
  • 1562: la proprietà del card. Ricci è venduta al Farnese, che ora ha una proprietà comprendente le aree del Barco, e delle future Ville Angelina e Villa Mondragone. Viene costruito il primo nucleo di Villa Angelina.
  • 1567: la proprietà Farnese è venduta a Marco Sittico Altemps.
  • 1574: Altemps compra Monte Compatri; si libera dall’enfiteusi e acquista S. Croce.
  • 1576-1580: riscatto dall’enfiteusi tenuta Molara presa da Farnese.
  • tecnocasa2L’area della proprietà di Villa Mondragone oggi appartiene a Monte Porzio Catone; entrambe le cittadine ricadono in quello che un tempo era il territorio dell’antica Tusculum. Entrambe sono costruite su ruderi di ville romane (quella di Frascati più imponente, in quanto poi diventata proprietà imperiale). Nel medio evo entrambe (ma non esistono come città) ricadono sotto il potentato dei Conti di Tuscolo; poi, dopo la distruzione della città di Tusculum (1191) passano sotto il controllo della Chiesa di Roma, seguendo percorsi differenti: talvolta sono definite castella o castra; Monte Porzio è spesso definito Massa, poi castrum, spesso dirutum. La posizione proiettata verso Roma, l’esposizione e la monumentalità delle rovine, facilitano lo sviluppo di Frascati in agglomerato urbano e la scelta quale luogo di residenza dei pontefici: Pio II e Paolo III Farnese, che promuovo importanti lavori di sistemazione urbanistica; Paolo III la elegge a Tusculum Novum, con operazione ovviamente culturale antiquaria, visto che la città antica non sorgeva lì. Questo creerà nel tempo diversi problemi circa il luogo dove sorgeva la città antica, che la cultura antiquaria dell’epoca conosceva bene e che successivamente venne confuso proprio con la stessa Frascati!

La frequentazione del pontefice e il controllo diretto di Frascati da parte della Camera apostolica creano le premesse per la costruzione delle ville tuscolane della corte pontificia, indubbiamente legate e gravitanti su Frascati, che fungeva da fulcro e punto di riferimento. Ma per una breve stagione. Cioè fino a quando il pontefice non trasferirà nel ‘600 la sua residenza a Castelgandolfo.

Villa Mondragone è costruita a partire dal 1573 in terreni assemblati precedentemente dal card. Ricci e formati da una vigna in loc. Capanne di proprietà di un frascatano (unico elemento), parte della tenuta Molara (già dipendente dai Conti di Tuscolo, poi agli Annibaldi, poi Gambara, poi Farnese, Altemps e Borghese). Niente ha a che fare con Frascati (non fa parte del suo territorio). La sua tenuta comprende anche il Barco, ricadente all’epoca nella tenuta S. Croce, proprietà di S. Croce in Gerusalemme a Roma.

Marco Sittico Altemps, con i suoi acquisti, assembla il suo "Status Tusculanus", formato da terreni pertinenti a Monte Porzio, alla tenuta della Molara e alla tenuta di S. Croce (prima di lui tenute differenti, appartenenti a proprietà differenti, che nulla hanno a che fare con Frascati, se non per la vigna del Frascatano in loc. Capanne). La proprietà passa ai Borghese e di qui va a formare il territorio di Monte Porzio Catone, nel settore verso Frascati. Questo spiega lo strano andamento dei Confini, legati alle vicende proprietarie. La vecchia tenuta di S. Croce, originariamente autonoma, per la parte che riguarda il Barco Borghese fa parte di Monte Porzio, per la parte sottostante (Cocciano) è passata a quello di Frascati. I terreni di Casale S. Marco (venduti agli inizi del ‘600 ai Borghese da cittadini di Frascati), quindi inglobati nel vasto "Burghesianum", sono oggi parte del territorio di Monte Porzio Catone.

Quando viene emessa la bolla, Villa Mondragone non fa parte né di Frascati né di Monte Porzio, è però parte di una proprietà, il Burghesianum, nella quale era compresa anche Monte Porzio, ma non Frascati, e questa proprietà ha dato origine al territorio di Monte Porzio Catone. Peraltro il pontefice Gregorio XIII, che suggerisce la costruzione di Villa Mondragone e promulga la bolla, promuove lavori a Monte Porzio e non a Frascati e si arriva a nominare Monte Porzio Monte San Gregorio.


Commenti  

# io 2017-10-29 19:35
chi e' che scrive queste interpretazioni storiche?
E' possibile averne il nome , con cui discuterne a voce?

Puo' riscrivere la storia se vuole, ma le 12 ville erano chiamate le ville di Frascati quando monte porcio era solo una piccola localita'. (veda mappe del greuter e del kircher)
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