Ciampino – Pazienza, Colella e Peradini (Pd): “Per la ballico la trasparenza è una parola senza significato ma ai consiglieri non si può togliere il diritto di controllo sugli atti delle partecipate”

Pubblicato: Lunedì, 08 Giugno 2020 - Redazione politica

CIAMPINO (politica) - I consiglieri comunali chiedono atti della società partecipata ASP

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Dai consiglieri comunali del Partito Democratico Marco Pazienza, Emanuela Colella e Andrea Perandini riceviamo e pubblichiamo.

“Il fallimento dell’Amministrazione Ballico passa anche attraverso la cosiddetta trasparenza amministrativa promessa e mai attuata purtroppo. Un’evidente e inammissibile carenza che va a braccetto con la poco chiara gestione delle aziende partecipate. Una situazione che ci ha costretto a ricorrere al difensore civico della Città Metropolitana di Roma Capitale, che ha ritenuto fondate le nostre proteste e sollecitato l’amministrazione a rendere disponibili gli atti richiesti.

Nel suo discorso programmatico di insediamento, nemmeno un anno fa, il primo cittadino prometteva addirittura l’istituzione di una commissione trasparenza, ovviamente mai creata, che fungesse da lente di ingrandimento per gli amministratori. La Ballico e i suoi, purtroppo, non hanno messo in pratica nemmeno le basi. Basti pensare che non hanno convocato neppure una commissione per comunicare i nuovi dirigenti delle aziende partecipate. Abbiamo conosciuto gli assetti societari sui giornali, attraverso interviste in cui i vertici autoincensavano scelte aziendali a loro dire strategiche.

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Stesso metodo anche per la governance, mai convocata per definire le decisioni e gli indirizzi aziendali. Tutto viene fatto in stanze chiuse e alla presenza dei fedelissimi.

Una condotta davvero singolare da parte di chi nel 2016, come l’ex vicesindaco Ivan Boccali, pensava ad “una nuova ASP, più trasparente”, votando contro in consiglio comunale alla ricapitalizzazione della società che avrebbe tutelato i livelli occupazionali. In quel momento l’azienda, secondo Boccali davvero ispirato sul suo profilo Facebook, era “un carrozzone mal gestito”. Ma la politica è così e i punti di vista cambiano a seconda delle angolazioni da cui si vede la realtà!

Noi oggi vorremmo conoscere le nuove modalità gestionali delle evidentemente rinnovate aziende partecipate, anche per ammirare le capacità di chi oggi ne è al timone. Purtroppo non ci riusciamo, nonostante ripetuti e formali tentativi. 

I consiglieri comunali del Partito Democratico, all’indomani dell’ampliamento dello statuto,  hanno preso iniziativa per comprendere quali fossero le attività poste in essere dall’azienda Asp.  A questo scopo abbiamo protocollato all’attenzione dell’azienda e per conoscenza al sindaco, vista la presunta sensibilità al principio di trasparenza, due istanze di accesso agli atti per chiedere una serie di  documenti relativi all’affidamento del servizio annuale di elaborazione delle buste paga per un importo di euro 57.120,00, nonché altra documentazione inerente all’attività negoziale di Asp S.p.A. nel campo degli affidamenti diretti di lavori, forniture, beni e servizi. Il tentativo si è rivelato vano, visto che con nota del 07.04.2020 l’azienda ha rifiutato di consegnarci la documentazione richiesta, in quanto a suo dire sarebbero state istanze di natura esplorativa ed emulativa, cioè volte a paralizzare l’azione amministrativa e quindi strumentali.

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A fronte del formale diniego, abbiamo sollecitato le parti in causa per avere tale documentazione inviando una missiva al direttore generale e chiedendo al sindaco e all’allora vice sindaco, garanti a loro dire del principio di trasparenza, di non assistere passivamente a questo scambio epistolare ma di farsi portavoce anche loro delle nostre legittime istanze. Purtroppo le nostre richieste sono rimaste inevase. L’amministrazione ha infatti ritenuto che tutta la documentazione fosse sul sito e che nulla fosse dovuto ai richiedenti.

Siamo stati costretti, pertanto, a ricorrere al difensore civico il quale riconoscendo la fondatezza delle nostre istanze ha invitato la società ASP a riesaminare la richiesta di accesso agli atti.

Non possiamo ignorare il comportamento di un sindaco che promette trasparenza, ma che poi non fa nulla per garantirla agevolando i processi di partecipazione. Le attività e i documenti comunali e delle società municipalizzate devono essere completamente accessibili. Parliamo della gestione di risorse pubbliche, quindi dei cittadini!

Caro sindaco, non sprechi tempo a risponderci sui social. La aspettiamo in Consiglio comunale, se ha ancora i numeri per poter affrontare serenamente l’assise municipale”.