Nemi, da Villa delle Querce la lettera all'Assessore Regionale: "Perché ci sia sicurezza nelle Rsa"

Pubblicato: Lunedì, 04 Maggio 2020 - redazione attualità

rsa-mamilio.jpgROMA (cronaca) - La richiesta di interventi per garantire maggiore sicurezza

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo:

30 persone tra parenti, ricoverati, amministratori di sostegno e volontari presso le RSA di Villa delle Querce - Nemi hanno firmato una lettera aperta all’Assessore alla Sanità e Integrazione  Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Questa la lettera:

"Di fronte alla situazione di grave pericolo di contagio e relativo rischio altissimo per la salute che, come evidenziato dai numerosissimi casi esplosi, corrono gli ospiti delle RSA, si chiede a codesto ente che non ci si limiti alla sola riduzione della mobilità e della vita di relazione delle persone ricoverate, ma si intervenga anche mettendo in atto le seguenti misure:

che, presso le Case di Cura della Regione nelle quali accanto a reparti di RSA sussistano altri reparti (post-acuzie, medicina, riabilitazione...) e/o ambulatori, i reparti di RSA siano totalmente isolati anche fisicamente dagli altri, ci siano ingressi separati, non ci sia alcuna promiscuità del personale (assegnazione, spogliatoi e percorsi distinti), non ci siano servizi comuni, e anche per quanto riguarda il vitto sia garantita la massima differenzazione di carrelli, personale ed orari oltre alle opportune attività di sanificazione;

che, nelle strutture dove è presente il contagio (anche se relativo ad altri reparti), siano eseguiti tamponi di controllo a tutti i pazienti dell’RSA a prescindere da eventuali sintomi;

nel caso vi siano contagi le persone siano immediatamente trasferite presso unità dedicate esclusivamente alla cura del Covid-19 in quanto persone fragili che hanno necessità di essere ricoverate tempestivamente in reparti specializzati;

nel caso in questo periodo si verifichino nuovi ricoveri in RSA provenienti da strutture sanitarie, case private o residenze, prima dell’ingresso nel propio posto letto, sia garantito al nuovo ospite un idoneo periodo di isolamento in stanza singola, senza la possibilità di contatto con gli altri ricoverati: qualora tale modalità operativa non sia possibile è essenziale fermare i ricoveri;

sia reso possibile agli ospiti che ne abbiano in questo momento l’opportunità, di uscire per un periodo dalla RSA per tornare nella propria abitazione o presso parenti e/o conoscenti, conservando il posto nella struttura e con idonea riduzione della retta a loro carico. Tale misura, oltre a diminuire “l’affollamento”, permetterebbe una maggiore tranquillità a pazienti e congiunti circa il reciproco stato di salute, superando le difficoltà di relazione rese necessarie dalle misure di isolamento in atto presso le RSA.

Distinti saluti"


todis montecompatri banner ilmamilio