Maxi traffico di shaboo tra Roma e Prato: 22 indagati tra cinesi, filippini ed italiani

Pubblicato: Mercoledì, 26 Febbraio 2020 - redazione cronaca

ROMA (cronaca) - Operazione dei carabinieri: la droga era destinata prevalentemente a comunità etniche

ilmamilio.it - nota stampa

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, dalle prime luci dell’alba, nella Capitale ma anche a Taranto, Napoli e Firenze, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, nei confronti di 22 persone di nazionalità cinese, filippina ed italiana, ritenute responsabili di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo metanfetamina, meglio nota come shaboo.

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Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri hanno già arrestato 38 persone, in flagranza, per spaccio.

Alcuni cittadini cinesi titolari di esercizi al dettaglio nella zona del centro di Roma si approvvigionavano di stupefacente da loro connazionali nella città di Prato. Lo stupefacente veniva portato nella Capitale da giovani ragazze cinesi, incensurate, che - viaggiando in treno dalla città toscana - potevano garantire un trasporto sicuro. Una volta giunti a Roma, i richiesti cristalli di shaboo venivano rapidamente spacciati tramite una intricata rete di pusher collocati nelle varie piazze di spaccio.

Una volta considerata una droga “etnica”, utilizzata principalmente nelle comunità asiatiche, prevalentemente dagli over 30 per mantenersi svegli e attivi durante pesanti giornate di lavoro, oggi l’assunzione di shaboo sta coinvolgendo le giovani generazioni asiatiche e non solo, diffondendosi rapidamente sul territorio nazionale e capitolino anche tra gli occidentali.