Monte Compatri: cosa aspettano De Carolis, Ansovini & C. a mandare a casa D'Acuti?

Pubblicato: Domenica, 16 Febbraio 2020 - redazione politica

deCarolis ansovini ilmamilioMONTE COMPATRI (politica) - Il sindaco è sempre più debole ma sopravvive nonostante le enormi difficoltà in Consiglio. Quando la mazzata finale?

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Cosa aspettano Marco De Carolis e Mauro Ansovini, unitamente ai consiglieri di opposizione, a mandare a casa il sindaco Fabio D'Acuti e la sua sempre più paralizzata e zoppicante Amministrazione comunale?

La domanda, numeri in Consiglio comunale a parte, appare legittima e sempre più pressante. Fatta salva l'inesperienza di alcuni consiglieri, cosa tiene ancora in piedi questa maggioranza?

Nei giorni scorsi al sindaco D'Acuti abbiamo assegnato un 5 per la sua Amministrazione di questi primi 2 anni e mezzo di governo cittadina: è stato troppo? Troppo poco?

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Il voto rispecchia, forse addirittura per eccesso, l'impalpabilità di un'Amministrazione che certo portava sulle spalle il pesantissimo retaggio dei 10 anni di De Carolis (che però doveva essere il valore aggiunto prima del grande scisma) ma che avrebbe dovuto caratterizzarsi per una sua condotta. Un suo proprio governo cittadino.

Niente di questo. D'Acuti sopravvive, politicamente ed amministrativamente parlando, aspettando probabilmente tempi migliori. Non per nulla il sindaco fu tra i primi a balzare sulla barca della Lega, sperando in posti al sole più saldi di Tinello Borghese.

Lega o no, a tutti è ben evidente che il mandato del sindaco è sostanzialmente finito in termini politici e c'è davvero da chiedersi cosa aspettino De Carolis ed Ansovini, che non perdono occasione per bacchettare l'ex alleato (LEGGI Monte Compatri, Ansovini: "Povero D'Acuti non si smentisce mai: è sempre colpa degli altri"), ad animare una fronda capace di mandare a carte 48 D'Acuti.

O ci sono accordi differenti?

Difficile d'altra parte ritenere che in Aula non siedano oggi altri consiglieri disposti a sfiduciare il sindaco in "cambio" di un nuovo progetto. Magari proprio con Ansovini al comando.

Certo: ma il centrosinistra (che oggi in Aula vale 4 scranni) che ne pensa?