STORIE - Sant'Antonino Martire di Monte Porzio Catone: il santo siriano dei Castelli Romani
Pubblicato: Martedì, 24 Dicembre 2019 - Giulia BertottoMONTE PORZIO CATONE (storie) - Una vicenda così antica ma anche così contemporanea per il patrono del piccolo Comune castellano
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Sant'Antonino di Apamea, patrono della città di Monte Porzio Catone, proveniva dalla Siria, e il suo nome deriva dalla località chiamata Apamea, dove venne martirizzato. Il beato, vissuto nel I secolo, faceva lo scalpellino e secondo l'agiografia, cioè la scienza che studia i santi, cercò di convincere i pagani a credere nel Dio cristiano, per questo venne picchiato e ucciso a soli vent'anni, poi smembrato e i suoi resti vennero sepolti i resti in una caverna. Purtroppo il racconto della sua passione è andato perduto.
A Monte Porzio Catone sono custodite ancora diverse reliquie ossee e si organizzano per lui ben dieci giorni di festeggiamenti, dal 31 agosto al 9 settembre, anche se il giorno della ricorrenza è il 2 settembre. La diffusione del culto a Monte Porzio Catone, si deve a un gruppo di monaci orientali, che alla fine del VI secolo d.C. si stabilirono ai piedi della città tuscolana (che all'epoca sostanzialmente ancora non esisteva rientrando pienamente nei possedimenti della città di Tusculum), anche loro per sfuggire ad un massacro, quello della Siria da parte dei persiani (odierno Iran).
Le peripezie del suo corpo mortale non finiscono con la sua morte, infatti le reliquie sono sparse in Francia, Spagna e Italia. Viene venerato anche in Francia, perché i suoi resti vennero portati a Pamiers da un certo Festo e altri a Palencia in Spagna.
Della leggenda, o forse storia, delle spoglie da cui nasce il culto francese parla anche don Carlo Chiericini, viceparroco di Monte Porzio Catone in un piccolo libro edito nel 1916.
Anche se il martirio è sempre una sorta di 'eroicizzazione' di un portavoce della fede (martire significa infatti “testimone”), che ha una sua cultura e una sua tradizione, la storia di Sant'Antonino di Apamea è importante anche come spunto per riflettere sulla situazione contemporanea: ancora oggi i cristiani in Siria sono perseguitati e per motivi etnici e religiosi nel mondo ci sono diverse popolazioni che vengono condannate o bandite. Il rispetto reciproco delle religioni è un tema quando mai attuale, e questo martire così antico, accende una riflessione sulla società di oggi.
Il suo attributo è la palma, simbolo infatti di pace e concordia.
Ricordiamo anche noi, che uno dei nostri santi più amati era proprio un siriano.