Grottaferrata, dibattito sulla nuova pianificazione urbanistica: la lettera di un cittadino

Pubblicato: Domenica, 14 Luglio 2019 - redazione politica

Risultati immagini per piani regolatoriGROTTAFERRATA (attualità) - “Portare DPI in Commissione urbanistica apportare gli aggiornamenti necessari, introdurre tutti gli indirizzi, farlo nuovamente approdare in Consiglio comunale, poi le misure di Salvaguardia”.

ilmamilio.it

Da un cittadino di Grottaferrata riceviamo e pubblichiamo.

"Il mio costante impegno per preservare il nostro territorio mi ha inevitabilmente portato ad informarmi e a studiare tematiche relative all'Urbanistica, ben conscio che il modo migliore per salvaguardare la nostra città sia quello di dotarsi di un nuovo Piano regolatore, tema più che mai attuale, recentemente riportato alla ribalta dal convegno pubblico, organizzato da La Città al Governo, con la partecipazione del Sindaco e parte della Maggioranza.

Bisogna dire però, che dotarsi di un nuovo Piano non significa necessariamente voler tutelare e salvaguardare, dipende dai principi e dagli indirizzi che si scelgono e anche dal tipo di strumento che si vuole utilizzare. Abbiamo a riguardo l'esempio del vicino comune di Marino che nel 2004 ha realizzato una variante generale del vecchio Piano del 1979 quasi raddoppiando le cubature con le conseguenze che vi lascio immaginare.

L'Urbanistica è senz'altro una materia ostica, molto tecnica, ma come giustamente detto nell'introduzione del suddetto convegno, "l'Urbanistica e' un tema che riguarda tutti", quindi con pazienza mi sono messo a studiare documenti e leggi anche avvalendomi del supporto di persone molto qualificate.

Gli strumenti utilizzabili sarebbero due, la Variante Generale e il PUCG (forse per Grottaferrata sarebbe solo il PUCG, ma non ho ancora avuto risposta certa). Il primo e' uno strumento molto vecchio che fa ancora riferimento alla legge 1150/1942, mentre il PUCG e' molto più recente (L.R. 38/1999) e moderno ed ha introdotto i principi di "Pianificazione strategica", cioè pianificare rispondendo a precise esigenze, ponendosi altrettanti precisi obiettivi. Giusto per fare un esempio, un Piano a consumo zero di territorio, tramite una Variante Generale non si potrebbe mai attuare, come non si potrebbe attuare nessun altro Piano che non abbia come unica finalità la redistribuzione e/o l'eventuale riduzione o incremento delle cubature. E' quindi auspicabile che l'attuale Amministrazione decida per il PUCG, che per legge va preceduto dal DPI (Documento Preliminare di Indirizzo) documento peraltro già adottato con Delibera di Consiglio comunale nel dicembre 2011. Proprio sulla base dell'adozione di questo documento, mi sono domandato se non fosse possibile adottare delle misure di Salvaguardia, che consentirebbero la sospensione dei permessi di costruire che contrastino con le disposizioni dello stesso per tre anni, in attesa del definitivo nuovo assetto urbanistico. ( DPR 308/01 art, 12 comma 3) La risposta è stata sì, purché tali misure siano contenute all'interno del documento.

consorzio ro.ma

Il DPI in questione e' abbastanza imponente (194 pagine) e leggerselo tutto non è impresa facile soprattutto per un non-tecnico come me, anche se almeno nelle premesse consiglio a tutti di farlo, lo trovate tra gli strumenti di pianificazione del sito del comune. Da una mia lettura iniziale ho trovato che ci sono precise Misure di Salvaguardia idrogeologiche legate al rispetto di Delibere regionali, almeno tre, del 2003, 2006, 2007 ("Misure di Salvaguardia del sistema idrogeologico del complesso vulcanico dei Colli albani" " Raccomandazioni per le pubbliche Amministrazioni competenti" " Provvedimenti per la tutela dei laghi Albano e di Nemi e degli acquiferi dei Colli albani") . C'è una parte riguardante il nuovo piano di assetto del Parco dei Castelli romani, che prevederebbe la riduzione delle cubature residenziali di ben 235,000 metri cubi. Un altro dato interessante e' che nel 2010, per una popolazione di 20,970 le aree pubbliche (parchi, infrastrutture, parcheggi...) erano già carenti per un totale di 98,000 mq! Credo che già questi pochi dati siano ampiamente sufficienti a richiedere delle misure di Salvaguardia anche considerando che in questi 8 anni la situazione non può che essere peggiorata.

Concludendo direi che sarebbe più che opportuno prendere questo benedetto DPI, portarlo in Commissione urbanistica apportare gli aggiornamenti necessari ed introdurre tutti gli indirizzi che questa Maggioranza vorrà legittimamente inserire e farlo nuovamente approdare in Consiglio comunale per gli eventuali emendamenti proposti da tutte le forze politiche. Dopo il voto potranno scattare le misure di Salvaguardia.

Si risparmierebbero un sacco di tempo e di soldi pubblici e si guadagnerebbe ulteriore tempo con l'adozione delle misure e finalmente Grottaferrata potrà avere un nuovo Piano urbanistico, moderno ed orientato alla preservazione del territorio (si spera).

Ricordo al Sindaco e alla Giunta, che nella Mozione proposta da la CIttà al Governo, approvata all'unanimità ormai quasi 2 anni fa, c'era già la precisa indicazione di seguire questo percorso, si tratterebbe quindi di dare semplicemente seguito agli impegni presi.

Con fiducia e speranza

G. D. M.