Antenne Rocca di Papa, Atripaldi: "Avanti con la richiesta di commissario ad acta. Questa maggioranza destinata alla damnatio memoriae"

Pubblicato: Venerdì, 25 Agosto 2017 - redazione politica

atripaldi4ROCCA DI PAPA (politica) - Il consigliere di opposizione furioso dopo le notizie di ieri. "Porteremo i cittadini a guardare bene negli occhi quelli che dalla maggioranza sosterranno questa cosa"

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"Questa maggioranza è destinata alla damnatio memoriae: è destinata a passare alla storia di Rocca di Papa come la maggioranza che ha legalizzato le antenne, la maggioranza che invece di lavorare per il bene e per la salute dei cittadini, ha pensato a regolarizzare gli impianti di Monte Cavo".

E' furioso il consigliere comunale di opposizione Ottavio Atripaldi (Laboratorio Rocca di Papa). "Una cosa deve essere ben chiara: sulle antenne non si fanno sconti, sulla salute della gente non si cercano accordi. Non abbasseremo mai la guardia ed anzi siamo pronti ad andare fino in fondo con quanto promesso".

"A questo punto - continua - andremo avanti con quanto annunciato a giugno (LEGGI l'articolo del 20 giugno): chiederemo formalmente la nomina di un commissario ad acta per affrontare la questione e, soprattutto, prioritariamente per procedere all'esecuzione della sentenza con cui il Consiglio di Stato, l'11 maggio scorso (LEGGI l'articolo), ha decretato l'illegittimità dei due impianti di Monte Cavo vetta".

Atripaldi procede. "Questa Amministrazione, questa maggioranza, si sono ormai definitivamente smascherate. Crestini ha tentato di confondere le idee, ha fatto finta di voler procedere con le demolizioni ma in realtà si stava facendo altro ed ora il Dup lo dice chiaramente (LEGGI l'articolo di ieri). Crestini ed i suoi stanno facendo di tutto per legalizzare le antenne in barba al bene pubblico, in barba alla salute dei cittadini che da anni chiedono lo smantellamento delle antenne".

"Lungo la strada che porta alla regolarizzazione definitiva degli impianti però Crestini e i suoi troveranno due passaggi stretti: il primo comporta la variazione dei vincoli sulle aree sulle quali si vogliono trasferire, in accordo con gli antennari, gli impianti. Ebbene, questo è un passaggio che andrà fatto in Consiglio comunale ed io come esponente di minoranza, immagino insieme ai miei colleghi, insieme ai cittadini, guarderemo bene negli occhi coloro che dai banchi della maggiorana alzeranno la mano. Ripeto: questa maggioranza, silente su tutto, passerà alla storia con la damnatio memoriae, come quella che ha legalizzato quelle antenne che nessuno - tranne loro - vuole".

"Il secondo passaggio stretto - continua Atripaldi - è formato da tutti quegli ostacoli che noi come opposizione e soprattutto i cittadini faranno di tutto per porre di fronte a questa volontà folle. Il Dup parla chiaro, ma quello che Crestini e i suoi non dicono è che comunque sia si sono inserite entrate fortemente incerte (appunto quelle derivanti dagli affitti delle antenne) e che dunque il quadramento del Bilancio è comunque lontanissimo. Servono soldi? Non è sulla salute dei cittadini che si può pensare di farne".