Grottaferrata, nel centrodestra si muovono i primi passi per la rinascita

GROTTAFERRATA (politica) – Si ragionerà su nomi ‘fedeli’ e nuovi. Out gli ‘ambigui’ che flirtano con la Giunta Andreotti

ilmamilio.it

All’interno del centrodestra a Grottaferrata c’è un (leggero) fermento. La Lega in città ha già cominciato ad essere una realtà attiva, con un responsabile, un direttivo e delle proposte che necessariamente viaggiano fuori del palazzo comunale visto che il movimento non ha rappresentanti in aula (quando si votò nel 2017 c’era ancora 'Noi con Salvini' e la grande ondata del marzo 2018 o delle regionali non era immaginabile). Una Lega che, a conti fatti, è uno dei pochissimi movimenti visibili in città vista la scomparsa dal panorama politico sia delle liste civiche che sostengono il sindaco e sia dei partiti storicamente rappresentati.  Un punto di visibilità forte, questo, che sta trascinando anche le altre forze potenzialmente alleate (ma non è scontato).

Fratelli d’Italia ha già una sua fisionomia da tempo; Forza Italia, secondo i bene informati, starebbe per rilanciarsi sul territorio (probabilmente nel periodo delle europee). I presupporti per ritornare al dialogo ci sono tutti e qualcuno lo ha intuito. A livello nazionale, infatti, il governo gialloverde non ha condizionato, in nessuna parte d'Italia, la coalizione sta continuando a presentarsi unita (o a fare politica in coordinamento) in tutti i comuni o quasi.

L’obiettivo è quello di condividere un percorso con coloro che si sono dimostrati sempre ‘fedeli’ all’area e di dare il via, parallelamente, ad un rinnovamento di volti e nomi che sappia portare una ventata fresca nel panorama locale piuttosto asfittico di idee e novità. Il cantiere è aperto. Non faranno parte della partita, presumibilmente, tutti coloro che hanno dimostrato di vivere ‘sospesi’ in un limbo o che non hanno dimostrato di essere autonomi nei confronti dell’attuale amministrazione in carica, reputata negli ambienti della destra, come una giunta a guida PD (e la recente nascita del gruppo legato a Piazza Grande per Zingaretti in seno alla maggioranza ha rafforzato questo concetto).

L’anno in corso sarà importante per comprendere questo processo di ridefinizione dei ruoli che è solo all’inizio. L’idea è quella di voltare pagina e fare piazza pulita degli ‘ambigui’, poi iniziare a costruire una piattaforma credibile da cui ripartire per individuare un tragitto anche comune. D’altronde il ‘civismo’ tanto di moda due anni fa si è rivelato schierato politicamente su precise sponde politiche. Il mix partiti-liste civiche, invece, potrebbe essere la carta vincente del futuro. Dalle parti del fronte alterativo al PD, sopratutto, questo è stato già compreso appieno. Il recente avvicendamento a capo del movimento civico ‘Vivere Grottaferrata’ (Di Biagio al posto di Mariotti, oggi leader della Lega), secondo i più attenti, è stato un segnale.

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