Grottaferrata, per lo Sprar è l’ora della verità. Il 15 ottobre la scadenza del bando di co-progettazione

Pubblicato: Sabato, 13 Ottobre 2018 - Fabrizio Giusti

Risultati immagini per sprarGROTTAFERRATA (attualità) – La Lega ha chiesto nei giorni scorsi il ritiro della delibera

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Il 15 ottobre scade il bando di co-progettazione per il sistema protezione dei richiedenti asilo. Grottaferrata, tra il 2019 e il 2021, accoglierà, se tutto andrà secondo progetto, 76 migranti, disposti in abitazioni con non più di dieci persone in vari punti della città. A un anno dalla delibera di avviamento dell’idea, recepita dopo una precedente decisione del Commissario Prefettizio, è giunta quindi l’ora della verità. Si saprà se ci sarà un’assegnazione, dove saranno dislocati i migranti ed altro. I servizi minimi garantiti dallo Sprar saranno l’accoglienza materiale, l’accoglienza abitativa, l’assistenza a bambini e neonati, la mediazione linguistico-culturale, l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio, l’inserimento scolastico per i minori, la formazione e riqualificazione professionale, l’orientamento al lavoro, i tirocini formativi, le borse lavoro, l’accompagnamento all’inserimento abitativo, il sostegno socio-psicologico, l’assistenza legale.

Già nella primavera del 2018 il bando subì uno slittamento per approfondire meglio il tema e riuscire a mettere a punto tutti gli aspetti tecnici. Sull’intera questione pesano comunque le ripercussioni del Decreto Salvini sulla sicurezza che ha di fatto confermato il ridimensionamento del programma Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, costituito da centri molto piccoli e posto sotto il controllo dei Comuni. Se fino a oggi era destinato anche all’accoglienza dei richiedenti asilo, in base al decreto sarà limitato solo a chi ha già ricevuto la protezione internazionale e ai minori non accompagnati.

Grottaferrata avrà conseguenze rispetto a queste decisioni? Quando le scelte del governo entreranno a regime si dovrà cambiare in corsa l’applicazione dello Sprar?

Proprio in virtù di queste novità la Lega a Grottaferrata ha chiesto ufficialmente nelle scorse ore il ritiro del bando nella sua interezza, venendo meno gran parte dei presupposti iniziali del progetto. Inoltre il partito ha esposto le problematiche che a suo dire non hanno mai trovato una forma di discussione in questi mesi: “Nessuna comunicazione ai cittadini su nessuna parte del progetto, nessuna informazione su cosa accadrà alla fine dei due anni di finanziamento – sottolinea la Lega - nessuna informazione su chi avrebbe pagato eventuali danni ed insolvenze dovute ai migranti nelle strutture private di accoglienza, l’impossibilità di potersi scegliere chi ospitare nello Sprar”. “E’ stata ripetutamente ed ampiamente dimostrata l’insussistenza – sottolinea la Lega nella richiesta - del ricatto che favoleggiava di un rischio Cas in caso di non adesione allo Sprar. Non era vero che prima e non lo è a maggior ragione ora: siamo in una fase in cui moti centri di accoglienza stanno chiudendo per mancanza di ospiti”.

Nell'ultimo consiglio comunale il consigliere del M5S, Piero Famiglietti, ha chiesto nelle sue raccomandazioni alla Giunta di portare a conoscenza dell'aula ulteriori novità sullo Sprar in vista della scadenza del bando della prossima settimana. L'argomento è stato sostanzialmente saltato. Il tempo però è scaduto e ora, una volta esplicitate tutte le procedure, si attendono comunicazioni ufficiali e definitive da parte delle autorità comunali.

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Commenti  

# grottaferratamia 2018-10-14 10:36
zero comunicazione, zero dialogo con i cittadini, tanti "omissis"...chi trae vantaggio da questa situazione?
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