Ayurveda, ovvero la scienza della vita

Pubblicato: Lunedì, 03 Settembre 2018 - redazione benessere

ayurvedaFRASCATI (benessere) - La disciplina, nata in India, insegna che corpo e mente non possono essere curati separatamente

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L’Ayurveda è il sistema tradizionale di guarigione dell’India. Molti traducono erroneamente l'Ayurveda come scienza della vita. In realtà è un sistema medico molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permettono di vivere più a lungo e di migliorare la propria salute e rispettare il proprio corpo. Le origini storiche dell'Ayurveda si perdono indietro nei millenni, a un'epoca precedente al ritrovamento di documenti scritti che certifichino la sua esistenza.

È opinione condivisa che, come per molte altre tradizione e opere, anche per l'Ayurveda e per i Veda in generale ci sia stata una capillare diffusione orale prima della sistemizzazione in forma scritta che cominciò ad avvenire con una serie di trattati a partire dal 450 a.C. circa. l'Ayurveda insegna che tutte le malattie colpiscono sia il corpo che la mente e che questi due aspetti non devono mai essere curati separatamente. Accanto ad una visione olistica, che potrebbe apparire discutibile per una mentalità occidentale, l'Ayurveda raccomanda un approccio globale, che include psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni, proponendo cioè un modello di salute legato allo "stile di vita", modello sempre di più considerato dalla medicina occidentale come una moderna soluzione "sociale" alla salute pubblica.

 

 

 

 

 

 

Per contrastare la malattia quando essa si manifesta l’Ayurveda ha la possibilità di intervenire con un’ampia farmacopea e con molti strumenti terapeutici, ma la parte più importante del lavoro viene fatta in sede preventiva. Una efficace prevenzione delle malattie avviene grazie alla comprensione dell’origine della vita e dei processi della manifestazione, alla comprensione della vera natura dell’uomo e delle relazioni che ha - o dovrebbe avere - con sé stesso, con gli altri esseri umani, con l’ambiente circostante. In pratica, da questa consapevolezza nasce la possibilità di adattare l’alimentazione e le abitudini di vita individuale e sociale alla propria natura e all’ordine naturale delle cose.

Questi sono gli strumenti che ognuno di noi, autonomamente e senza il bisogno di ricorrere a medici e terapeuti, può usare per prevenire l’insorgere delle malattie. La malattia non è una cosa che compare improvvisamente, ma è la conseguenza di anni e a volte decenni di abitudini e comportamenti squilibrati che non corrispondono ai ritmi e all’armonia della natura. L’Ayurveda riconosce fra le cause principali delle malattie non solo i fattori patogeni esterni, ma soprattutto i fattori che riguardano l’individuo nella sua sfera più intima. Secondo l'Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse.

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Questi determinano tramite il loro stato di equilibrio o squilibrio rispetto alla costituzione individuale (prakriti) lo stato di benessere o malattia dell'individuo. Ogni dosha è composto da due elementi (panca-mahabhutani) e ha determinate qualità (guṇa) che li caratterizzano. I tre dosha sono: Vata, composto da spazio (akasha) e aria (vāyu), è il principio del movimento, legato a tutto ciò che è movimento nel corpo (sistema nervoso, respirazione, circolazione sanguigna). Le sue qualità sono: freddezza, secchezza, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, durezza, ruvidezza e fluidità. La sua sede principale è il colon. Pitta, composto da fuoco (tejas) e acqua (jala), è il dosha legato alla trasformazione, alla digestione intesa sia a livello fisico (stomaco, fuoco digestivo detto anche agni) sia a livello mentale (elaborazione delle emozioni). Le sue qualità sono: caldo, untuoso, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, morbidezza, levigatezza, chiarezza e fluidità. La sua sede principale è l'intestino tenue. Infine Kapha, composto da acqua (jala) e terra (prithvi), è il dosha legato alla coesione, al tener unito, è proprio dei fluidi corporei, lubrifica e mantiene il corpo solido e uniforme. Le sue qualità sono: freddezza, umidità, pesantezza, grossolanità, stabilità, opacità, morbidezza, levigatezza e densità.

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L’insegnante Marco Staffiero (nome spirituale Ardas Sadhana Singh) è insegnante certificato di Kundalini Yoga, il suo diploma è riconosciuto a livello internazionale dal KRI (Kundalini Research Institute) e dall’IKYTA (International Kundalini Yoga Teacher Associations) e a livello nazionale  dalla UISP – Area Discipline Orientali. Ha seguito il corso di formazione insegnanti con Guru Shabad De Santis, il primo insegnante di Kundalini Yoga in Italia, presso il centro Yogi Bhajan Akhara, a Roma. Attualmente insegna a Frascati, Grottaferrata, Ariccia, e Roma. Nel corso degli ultimi anni ha rivolto grande attenzione verso le discipline olistiche e le medicine alternative, la sana alimentazione e il benessere psico-fisico.

Ha una laurea in Scienze Politiche - Relazioni Internazionali e dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti del Lazio. Approfondisce come giornalista e studioso diverse tematiche, che riguardano anche i fenomeni dello stress e dell’ansia nel nostro tempo. Collabora attualmente on line con “Il Giornale dello Yoga“ e con il quotidiano “L’Osservatore d’Italia”. Con quest’ultimo si occupa prevalentemente di malattie ambientali ed elettrosmog.

Info e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.     Tel. 3398054726    www.yogacastelliromani.it