Velletri, detenuto 63enne con problemi di salute muore in cella. La nota dell'Ugl

Pubblicato: Domenica, 02 Settembre 2018 - redazione cronaca

VELLETRI (attualità) - "I detenuti malati siano seguiti da personale sanitario specializzato"

ilmamilio.it - comunicato stampa Ugl

Nella prima mattinata di ieri un detenuto italiano di 63 anni, che aveva il fine pena nel 2024, ha cessato di vivere nel Penitenziario di Velletri. Ad accorgersi del fatto è stato il suo compagno di cella che dopo avere tentato varie volte di chiamarlo senza ricevere risposta e non sentendolo più respirare dava l’allerta. Grazie al tempestivo intervento dell’Agente di sezione, si è subito recato sul posto il personale sanitario che ha immediatamente attivato tutte le procedure di emergenza e tentato di rianimare il detenuto, ma purtroppo i tentativi di salvataggio si sono rivelati inutili, il detenuto è stato giudicato dal personale sanitario deceduto.

A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli dell’ Ugl Polizia Penitenziaria che da sempre denunciano le gravose condizioni in cui si trovano a lavorare gli operatori penitenziari. Il detenuto in questione – commenta Borrelli – era gravemente ammalato ed in cura presso il Servizio Sanitario del carcere dove hanno ritenuto utile affidargli un assistente alla persona e una sedia a rotelle per potersi muovere. Come sindacato Ugl Polizia Penitenziaria – conclude Olanda - ribadiamo con forza il che il carcere deve essere tale e non paragonato a un Ospedale e che i detenuti che manifestano problemi di natura psichiatrica o di salute gravi, devono essere gestiti dal Personale sanitario specializzato e in luoghi adatti. Chiediamo al nuovo Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di dare più autorevolezza alla Polizia Penitenziaria e non camici bianchi.

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