Da Ilaria Alpi agli "Inviati speciali" alle pandillas: Gabriele Gravagna, da Palermo a Frascati professione regista

Pubblicato: Mercoledì, 22 Agosto 2018 - redazione attualità

gravagna gabrieleFRASCATI (attualità) - Il 32enne artista siciliano vive da tempo ai Castelli: in questi giorni su Rai3 le repliche del lavoro realizzato dalla redazione speciale formata da persone disabili

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Sono tornate in onda dall'altro ieri e per una settimana le storie di "Inviati speciali", su RaiTre. Storie raccontate, con sapiente sensibilità e capacità, dal giovane regista di origini palermitane ma da qualche tempo trapiantato a Frascati Gabriele Gravagna. Storie narrate da una redazione decisamente fuori dal normale formata da persone con differenti disabilità.

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Una carriera dietro alla telecamere che il 32enne autore e videomaker siciliano ha intrapreso da qualche anno e con crescente successo. Gravagna, che vive nella zona di Colle Pizzuto nella periferia frascatana insieme alla moglie Manrica, è stato anche il regista della docufiction "Ilaria Alpi: l'ultimo viaggio" incentrato sulla vicenda di Ilaria Alpi, la giornalista di Rai3 assassinata a Mogadiscio nel 1994 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin.

Sempre a sua regia "Io sono qui", documentario realizzato insieme ad Unicef e presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2017 trattante il delicato tema delle migrazioni dei minori stranieri non accompagnati che arrivano dall'Africa in Italia.

In questi mesi, Gabriele Gravagna è impegnato nella regia di un lavoro sulle gang latinos, le "pandillas", criminali sommersi operanti in Italia e che in autunno andrà in onda su Sky. Una produzione Magnolia che certifica, una volta in più, il credito che il giovane regista palermitano vanta in un mondo così complesso come quello del cinema e della televisione.

La docufiction in uscita nei prossimi mesi, molto attesa, andrà inevitabilmente a irrobustire ulteriormente un curriculm già decisamente corposo.

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