Timore crollo Ponte di Ariccia, Di Felice: "Cianfanelli menagramo e diffamatore. Ci vediamo dal giudice"

Pubblicato: Mercoledì, 15 Agosto 2018 - redazione attualità

ARICCIA (attualità) - Dopo il cedimento di ponte Morandi a Genova si riaccende una querelle mai sopita. La domanda è però capitale: il Ponte è a rischio crollo o no?

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I timori e i "malauguri" dell'ex sindaco Emilio Cianfanelli e la piccata presa di posizione dell'attuale sindaco, Roberto Di Felice. Il tema è ovviamente quello del Ponte di Ariccia, tema portato drammaticamente alla ribalta delle cronache nazionali dall'evento apocalittico di ieri mattina con crollo del ponte Morandi a Genova.

La domanda è comunque capitale: il Ponte di Ariccia è a rischio crollo o no?

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Di Felice "spara" bordate su Facebook con un post pesantissimo rivolto ad un "fallito politicamente, menagramo e diffamatore".

"E. Cianfanelli risulta fallito politicamente, ma vorrebbe tornare in sella per fare altri disastri, come gli ho cantato a chiare note durante l'ultima seduta consiliare nella quale è fuggito a gambe levate (vedere la ripresa con streaming della seduta).

Oggi, da autentico menagramo, approfitta del crollo del ponte di Genova per tornare sulla questione del ponte monumentale di Ariccia, che ha portato avanti per un lungo decennio. In quel decennio per il menagramo non vi era alcun pericolo? Non era un pericolo per gli utenti far realizzare un ascensore in posizione adiacente al ponte monumentale?

Ha dimostrato di essere un amministratore inconcludente, dal momento che, oltre alla lungaggine riguardante l'intervento sul ponte monumentale a lui in larga parte addebitabile, poco aveva concluso sul polo sanitario (riguardo al quale ha trascurato di occuparsi del comparto privato, previsto nell'accordo di programma, e delle opere infrastrutturali a servizio del nuovo ospedale: tutto è documentato dai verbali del collegio di vigilanza da lui presieduto fino alla sua rovinosa caduta da sindaco), e nulla sull'assetto viario di Vallericcia (altra questione di cui mi sono dovuto occupare e che ho risolto io).

Colmando quel che egli non aveva fatto, io ho chiuso la conferenza dei servizi riguardante i lavori sul ponte monumentale già alla fine di marzo dello scorso anno e prospettato all'ANAS, sempre l'anno scorso, una ipotesi per la viabilità alternativa durante la fase di chiusura del viadotto per i relativi lavori, senza toccare minimamente alcuna scalinata nella località Villa Ferrajoli e, soprattutto, senza sfregiare, come egli voleva fare da autentico finto ambientalista, il Parco Chigi con la realizzazione di una strada interna.

doffizi

Da quanto detto si può facilmente ricavare che, essendo l'indizione della gara per l'assegnazione dell'appalto dei lavori sul ponte monumentale e l'esecuzione di essi di competenza dell'ANAS, se vi è un ritardo è imputabile esclusivamente a quest'ultima e non all'amministrazione comunale.

Poiché egli asserisce, sapendo di mentire, che avrei tramato per ritardare i lavori, coinvolgendo, in questa infondata accusa, il presidente nazionale dell'ANAS e un ex deputato, verrà di fronte al giudice penale a provare quel che afferma, considerato che oggi la Corte di Cassazione equipara Internet alla stampa.

Subito dopo Ferragosto invierò una lettera al presidente nazionale dell'ANAS e all'ex deputato da lui menzionato, affinché valutino come tutelare la propria reputazione".