Caldo, Coldiretti, sos cimice asiatica: un miliardo di danni in tutta Italia

Pubblicato: Mercoledì, 08 Agosto 2018 - redazione attualità

ITALIA (attualità) - Gli 'insetti alieni' provocano gravi difficoltà

ilmamilio.it 

La “cimice marmorata asiatica” (Halyomorpha halys) che sta distruggendo i raccolti nei frutteti e negli orti è solo l’ultimo dei parassiti alieni, dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii fino alla Aetina tumida, che con i cambiamenti climatici hanno invaso l’Italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che due specie di insetti alieni su tre sono arrivate con le importazioni di prodotti alimentari in Italia dove si sono moltiplicate grazie alle condizioni climatiche favorevoli e all’assenza di nemici naturali. Fondamentale – continua la Coldiretti – è certamente l’intensificazione dei controlli negli scambi commerciali per fermare una strage che mette a rischio i conti economici delle imprese ma anche la biodiversità del Paese.

L’arrivo in Italia della “cimice marmorata asiatica” – sostiene la Coldiretti – è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta. A favorirne la diffusione è stato un anno particolarmente caldo: si tratta di insetti polifagi che dove si sono diffusi hanno decimato i raccolti. E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer molto difficile da sconfiggere che ha attaccato ciliegie, mirtilli e uva soprattutto in Veneto. Le castagne hanno invece pagato un conto salatissimo per colpa – precisa la Coldiretti – del cinipide galligeno del castagno, il Dryocosmus kuriphilus, proveniente dalla Cina che provoca nella pianta la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni contro il quale è stata avviata con successo una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale, anche se ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento.

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