Parco Castelli romani, D'Acuti: "Nomina presidente non sia da logica di spartizione di poltrone"

Pubblicato: Martedì, 07 Agosto 2018 - redazione politica

MONTE COMPATRI (politica) - In una nota la posizione del sindaco di Monte Compatri

ilmamilio.it - nota stampa

Al bando la spartizione delle poltrone. Viva la spartizione degli incarichi! Sembra ancora una volta rispondere a questo stile la nuova nomina del presidente del Parco dei Castelli Romani, dopo le dimissioni di Sandro Caracci. Questo ente, infatti, rappresenta un territorio con centinaia di migliaia di cittadini e non può essere usato secondo convenienza; sfruttando la vecchia e stantia pratica che affonda le sue radici nel manuale Cencilli: basta a nomine che rispondono solo agli equilibri politici che governano la Regione Lazio".

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"Che la strada intrapresa sia questa lo dimostra il fatto che venivamo a conoscenza della procedura, come amministratori locali e sindaci, solo attraverso articoli di stampa; non attraverso un confronto con un’intera comunità e con chi la rappresenta, perché democraticamente eletto.

Pur riconoscendo l’ottimo lavoro dell’uscente Caracci, non possiamo non notare che l’ente Parco necessiti di un’azione di rilancio. Che non potrà mai essere messa in campo se la nuova guida deve rispondere a questo o a quel politico di riferimento.

Serve un Consiglio direttivo che lavori nel pieno delle sue funzioni, che i vertici non rappresentino solo determinati partiti: bisogna creare legami con tutti i territori. Il presidente Zingaretti lo ricordi: non dimentichi che rappresenta tutti i cittadini del Lazio e non solo il centrosinistra. Da un lato assistiamo alle belle parole del dialogo costruttivo; dall’altro, i fatti dimostrano il contrario: con il rischio dell’ennesima nomina dettata solo da una logica spartitoria di poltrone”, lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Monte Compatri, Fabio D’Acuti.