Il futuro del Comune di Ciampino nei conti della commissaria Moscarella: dissesto o Bilancio di tagli, l'attesa è quasi apnea

Pubblicato: Mercoledì, 01 Agosto 2018 - Marco Caroni

CIAMPINO (politica) - A due mesi dal suo arrivo la delegata prefettizia non ha ancora fatto alcun cenno alla situazione rilevata

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Ad ormai più di due mesi dall'arrivo del commissario prefettizio, Ciampino non sa ancora di che morte morirà. Non sanno ancora, i cittadini, se quello che li attende è l'innalzamento delle aliquote e delle tasse al massimo, se invece il destino prossimo è il dissesto finanziario o se invece dovranno veder saltare il tavolo delle società partecipate. Società nelle quali, è noto, lavorano decine di ciampinesi.

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A più di due mesi dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 24 maggio - nello stesso giorno in cui 103 anni prima mormorava il Piave - la vice prefetto Raffaela Moscarella (che ad onor del vero per almeno un mese ha dovuto dividersi anche con la gestione dell'altrettanto impegnativo Comune di Pomezia nel passaggio tra Fucci e Zuccalà) - non ha ancora comunicato nulla se non limitarsi a ricordare che, in maniera pienamente legittima, le comunicazioni ufficiali passavano solo attraverso il proprio ufficio.

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Che la situazione ereditata dalla commissaria sia ampiamente complicata e per molti versi compromessa è apparso evidente sin dalle ultime settimane della sindacatura Terzulli con una Amministrazione comunale incapace di far approvare non solo dai revisori ma finanche dalla propria dirigente comunale d'area il proprio Bilancio di Previsione, minato da troppe criticità e da troppe incertezze sulle capacità d'incasso dell'Ente, ma il lungo silenzio voluto dall'amministratrice straordinaria del Comune di Ciampino sta concedendo spazio - su un piano, è vero, quello politico che poco interessa alla Prefettura - a fin troppe supposizioni, chiacchiere, illazioni.

I temi sul tavolo sono molti ma i cittadini, oltre alla tenuta dell'Ente, tengono anche e soprattutto alla tenuta di quelle società partecipate (Asp ed Ambiente) che, come avviene anche a Frascati, portano in basso i conti del Comune.

Dunque l'auspicio, per mettere finalmente un punto fermo e tentare di ripartire in vista di una campagna elettorale che si preannuncia come una delle più velenose di sempre, è che la dottoressa Moscarella in questi pur torridi giorni d'agosto dia un riferimento su quello che sarà il destino di Ciampino.

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Dissesto finanziario o Bilancio da lacrime e sangue o, nelle speranze, un Bilancio previsionale di tagli relativi e di contenimento della spesa ma senza interventi drastici. Per questa prima, importantissima, mossa della commissaria prefettizia, passerà la capacità di Ciampino di governarsi nei prossimi anni. Una mossa sulla quale, come un macigno, pesa però irrimediabilmente l'inevitabile eredità della fallimentare esperienza amministrativa chiusa proprio a maggio.