Rocca di Papa, 27 luglio Domenico Nordio e gli Sfaccendati a Villa del Cardinale

Pubblicato: Giovedì, 26 Luglio 2018 - Luca Priori

ROCCA DI PAPA (eventi) - Intervista con il musicista

ilmamilio.it 

Ventiquattro ore alla grande chiusura, prima della pausa estiva, della stagione concertistica dell’Accademia degli Sfaccendati. Domani sera il violinista di fama internazionale Domenico Nordio, sarà ospitato dalle 21 all’interno della location mozzafiato di Villa del Cardinale (via dei Laghi, km. 11). Ilmamilio.it ha intervistato l’artista.

 Cosa ha significato essere un bambino prodigio nella Sua crescita artistica e umana?

“Ho vissuto tutte le tappe in modo molto naturale e il palcoscenico è sempre stato un luogo nel quale mi sono sentito a mio agio. Certo, la mia giovinezza ha avuto alcune privazioni perché ho cominciato a studiare fin da subito in modo meticoloso e non ho avuto molto tempo da dedicare al gioco e alle amicizie, ma nel tempo queste mancanze sono state compensate da una vita intensa che mi ha fatto girare – letteralmente - il mondo e mi ha fatto incontrare paesaggi incredibili e persone straordinarie”.

 Come definirebbe il suo impegno didattico per la crescita dei giovani musicisti? E questi ultimi che ruolo ricoprono quest'oggi nell'ambito musicale?

“Sono felice del fatto che tantissimi miei allievi ora abbiano cambiato mestiere perché la musica di professione non è per tutti e non è nemmeno per tanti; il mio impegno ha aiutato tanti giovani a comprendere un mondo, quello della musica classica, che altrimenti non avrebbero avuto nemmeno la possibilità di conoscere visto la bassissima considerazione che questa Arte ha nella scuola italiana di base. Già così è un gran successo”.

 Un commento sul concerto di domani e sulla scelta di affiancare Bach a due compositori del ‘900?
Bach è l’autore violinistico per definizione e le sue sonate e partite rappresentano ancora una vetta che in tantissimi hanno cercato di avvicinare, invano. Tra i compositori che più sono riusciti a trarre geniale ispirazione è Reger che ha scritto tantissima musica, in particolare organistica, che è un chiaro omaggio al genio di Lipsia: preludi, fughe, corali e relative variazioni e ciaccone, una delle quali ho inserito nel programma: densa, virtuosistica e profonda, riesce a sondare tutte le possibilità polifoniche del violino, molte delle quali al limite dell’eseguibile. Anche il geniale compositore e pianista turco Fazil Say esplora a fondo il virtuosismo strumentale, ma il suo bellissimo “Cleopatra” si sviluppa come momento improvvisativo nel quale l’artifizio esecutivo si alterna a momenti poetici, evocativi del mondo mediorientale e rapsodici”.