Frascati ricorda Paolo Borsellino. Quel 19 luglio di 26 anni fa

Pubblicato: Giovedì, 19 Luglio 2018 - redazione attualità

ViaDAmelio strageFRASCATI (attualità) - L'intervento delle istituzioni frascatane

ilmamilio.it - comunicato stampa

«Il 19 Luglio 1992 alle ore 16:58, una Fiat 126 carica di tritolo esplose in via Mariano D’Amelio, uccidendo il Magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano (42 anni); Emanuela Loi (24 anni), prima donna entrata a far parte di una scorta; Vincenzo Li Muli (22 anni); Walter Eddie Cosina (31 anni); Claudio Traina (27 anni). Insieme a loro, quel tragico giorno, c’era anche l’agente Antonino Vullo, unico sopravvissuto alla strage. Un atto vile, nei confronti di uomini e donne di Stato, su cui oggi c’è ancora, purtroppo, poca chiarezza. È per questo motivo che ci uniamo all’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non smettere di cercare la verità. Perché Paolo Borsellino e tutte le vittime di Mafia siano il simbolo di una Italia che combatte e non si arrendere alla Criminalità. Come diceva Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”».

Il consigliere comunale Matteo Angelantoni, presidente della Commissione Antimafia del Comune di Frascati.

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«Sono ancora tante le domande prive di risposte e tanti gli interrogativi per assicurare alla giustizia i responsabili di quel delitto efferato. Gravi gli errori commessi. Gravi i depistaggi. Grave la scomparsa dell’Agenda Rossa. Troppi i punti oscuri. L’intitolazione dell’Aula Consiliare a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è un segnale forte che abbiamo voluto dare come Amministrazione, per diffondere a tutti, particolarmente ai giovani, la cultura della legalità e del rispetto delle regole, oltre a ricordare tutte le Vittime della Mafia».

Il presidente del Consiglio Comunale Franco D’Uffizi.

«Il ricordo di questo anniversario non vuole soltanto essere un doveroso omaggio ad un uomo di grande valore che molto ha significato per l’Italia. Ricordare Paolo Borsellino, e con lui anche Giovanni Falcone, vuol dire anche sottolineare l’impegno delle Istituzioni e della società civile nel combattere un fenomeno che quotidianamente sottrae futuro al nostro Paese e ai suoi cittadini. Il mio augurio è che i giovani possano trarre una grande lezione dall’impegno civico profuso dai Magistrati Falcone e Borsellino e da tutti i funzionari e i servitori dello Stato morti durante l’espletamento delle loro funzioni. Tutti noi dobbiamo essere sempre vigili e pronti a ribellarci all’arroganza delle Mafie».

Il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti