Ciampino, sopralluogo parlamentare a La Barbuta. Roma Capitale: "Chiusura entro il 2020"

Pubblicato: Martedì, 01 Agosto 2017 - Marco Montini

CIAMPINO (attualità) Nella giornata di oggi la commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle periferie si è recata al campo rom La Barbuta.

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Sopraluogo doveva essere e sopraluogo è stato. Oggi la commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle periferie ha toccato diversi insediamenti rom: Torrespaccata, via di Salone, Tor Pagnotta e la tanto attesa Barbuta. I politici nazionali, dunque, hanno potuto costatare con i propri occhi lo stato di abbandono e incuria dei campi nomadi della Capitale. “Ci sono 4500 ospiti nei villaggi attrezzati, di cui la metà bambini - ha spiegato Michela Micheli, direttore dell'Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti -. A La Barbuta ha avuto avvio la prima sperimentazione di Roma Capitale per la chiusura del campo. Si sta cercando di portare a termine una procedura di gara di rilievo comunitario per il reperimento di organismi che possano attuare un progetto di accompagnamento guidato, assistito, alla fuoriuscita delle persone dal campo”. Fuoriuscita dei residenti che potrebbe significare la chiusura del villaggio a due passi da Ciampino. In quali tempi? Secondo l’assessora capitolina Baldassarre “entro il dicembre 2020”. Vedremo.


“La giornata di visita della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie a tutta una serie di insediamenti rom di Roma con limitrofe aree verdi e luoghi di smaltimento abusivo di rifiuti, ha evidenziato la necessità di interventi capaci non solo di dare risposta nell'immediato ma di assicurare la gestione e manutenzione delle aree recuperate”, ha aggiunto il parlamentare Vincenzo Piso.
Che su La Barbuta ha sottolineato: “Moduli abitativi leggermente più decenti e un cimitero di altrettanti moduli bruciati a causa di faide interne. Serbi e bosniaci uniti nel rancore reciproco. Roghi che si ripetono specie la notte con frequenze altissime, in media uno ogni due giorni. Intravediamo televisori piatti enormi che insieme ad altri elettrodomestici moderni ed auto contrastano con il clima da favelas che si può osservare. La stessa identica situazione degli altri campi visionati. Visto uno li hai visti tutti. Mutano solo le vite che in questi ambienti si consumano. Guardi i minori nudi che ti osservano passare e vorresti per magia risolvere tutto e come recita la canzone 'anche per te darei qualcosa che non ho'. Questo campo, spesato di tutto da Roma Capitale, dovrebbe essere smantellato nei prossimi anni”, ha chiosato Piso.