Grottaferrata, Lega: “Sprar, il Comune non avrà spese? Bugia, è obbligato a sborsare oltre 145mila euro in beni o servizi”

Pubblicato: Martedì, 17 Luglio 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (politica) – La Lega prosegue la sua battaglia contro il progetto migranti in città

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Il tema migranti continua ad essere di primo piano a Grottaferrata. La Lega di Grottaferrata prosegue la sua battaglia contro il progetto richiedenti asilo approvato dalla Giunta Andreotti (il band di co-progettazione scade proprio in questi giorni, ossia il 19 Luglio) denunciando il fatto che, contrariamente a quanto detto dai sostenitori del piano e dal sindaco, non è vero che il Comune non spenderà un euro per l’accoglienza in città. A fronte di un impegno di quasi tre milioni di euro spalmati nel triennio 2019-2021, infatti, le casse di Palazzo Consoli dovranno essere capaci di coprire il 5% della cifra. “Il Comune, per legge - afferma la Lega - è costretto a contribuire direttamente con un minimo del 5% dell'importo messo a bando che è di € 2.912.700. Il 5% di quella cifra è pari a € 145.635. Ossia il Comune di Grottaferrata dovrà trovare il modo di reperire (non si sa se subito o diluiti in 3 anni) la bellezza di oltre 145mila euro da destinare a questa insana forma di accoglienza”. 

“Da quali capitoli del bilancio verrà sytornato questo importo?”, chiede il movimento. “Nel Bando l'Amministrazione dice che il 5% verrà coperto "mediante l'apporto lavorativo delle figure professionali e delle unità di personale amministrativo coinvolte nel progetto" - prosegue – che significa? Spiegate nel dettaglio questi 145mila euro come verranno calcolati, se per utilizzo delle figure professionali magari si distacca un'assistente sociale presso lo SPRAR sottraendolo ai normali compiti di assistenza alla cittadinanza. Purtroppo è un bando con troppi punti oscuri”.

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“Da quando si è iniziato a parlare di SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifiugiati) – aveva già spiegato in precedenza la Lega - una delle armi più subdole usate nel dibattito è stata quella di dire che l'adozione di questo strumento ci avrebbe messo al riparo dalla collocazione coatta sul territorio di un Centro di Accoglienza Straordinaria molto meno regolato in numeri e controllo (vedi Rocca di Papa). Ebbene solo in pochi comuni hanno creduto a questa favola e uno di questi è stato Grottaferrata prima per mano del Commissario Prefettizio e poi con il seguito portato avanti con tanta determinazione dall'attuale Giunta, Maggioranza e ampia maggioranza della minoranza. Ebbene nella foto potete vedere quali sono i numeri veri di chi ha aderito al ricatto. Solo 654 comuni su un totale di circa 8000 in Italia ha aderito con un progetto diretto così come vuole fare Grottaferrata; poco più dell' 8% del totale”.

“Se si considerano pure le aggregazioni di comuni come le comunità montane, soprattutto dove i comuni sono molto piccoli – prosegue il movimento coordinato a livello locale da Rodolfo Mariotti - si arriva ad un totale di 1220 comuni circa. Attenzione i numeri non sono dati dalla Lega brutta, sporca, cattiva e razzista, bensì dal sito ufficiale del governo Sprar.it”. “In nessun Comune che non ha voluto uno Sprar è stato impiantato un Cas – concludono i leghisti - e allora ritorniamo alla domanda che ci assilla dall'inizio: chi è che ha messo gli occhi sui 3 milioni di euro dello Sprar di Grottaferrata ed aspetta di metterci le mani?”.

La lega annuncia ora una quotidiana informazione alla cittadinanza sul progetto, al fine di ‘smascherare le bugie’ - come è stato recentemente affermato in un incontro pubblico all’Hotel Verdeborgo col ‘Comitato No Sprar’ e il consigliere regionale Daniele Giannini.

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