Grottaferrata, sull’Isola ecologica i due nodi: abrogare la vecchia delibera e individuare un’altra area

Pubblicato: Lunedì, 31 Luglio 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA – I tempi non saranno rapidi. I soldi ci sono: 517mila euro. Villa Senni il sito favorito. Città ancora ferma al 50% di differenziata

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Si deve fare presto. Anzi, subito. Ma tutti sanno che non sarà possibile procedere nell'immediato. In questo gioco di parole, in questa matassa contraddittoria, si muove la speranza di riuscire a realizzare un’Isola ecologica degna di questo nome a Grottaferrata, paese che dopo almeno otto anni dalla partenza del 'porta a porta' oscilla ancora su percentuali attorno al 50%. Un masso irremovibile in mezzo allo sviluppo delle buone pratiche.

Le cifre sono a disposizione: 517mila euro (346mila a mutuo, il resto finanziati dalla Città metropolitana). Lo stanziamento è stato inserito nel primo anno del Piano delle opere pubbliche. Previsione ottimistica. Troppo. Tanto che quando l’assessore ai Lavori pubblici ha annunciato che i lavori potrebbero ‘iniziare presto’ dalle minoranze si è subito rimarcato quanto tale presupposto sia praticamente impossibile. Innanzitutto perché il sito individuato dal Commissario Prefettizio Giacomo Barbato è fissato su Via delle Vascarelle, contro cui le civiche di Andreotti si sono scagliate nel corso della campagna elettorale. “L’alto valore ambientale dell’impluvio naturale di Squarciarelli – affermò in una nota la compagine civica durante il dibattito conseguente la decisione del Commissario - non ha prezzo e va tutelato da qualsiasi iniziativa che ne comprometterebbe irrimediabilmente il suo valore naturalistico e archeologico”. Via delle Vascarelle insiste in effetti in una zona in cui convivono diverse evidenze: il punto di partenza dell’acquedotto della Julia, ovvero uno degli undici acquedotti che servivano la Roma imperiale, la necropoli di Vigna Schiboni, insediamento datato tra l’età del bronzo e l’età del ferro, una via arcaica, il Convento S. Bonaventura.

La cosa che preme alla politica locale oggi, però, non è solo il sito da scegliere (cosa non da poco), ma i tempi dell’intera operazione. Rita Consoli, per la ‘Città al Governo’, durante l’ultima assise ha rimarcato come su questo aspetto non ci sia una decisione del consiglio, “E’ inverosimile – ha aggiunto - che la cifra possa essere spesa il primo anno. Capisco che siamo al libro dei sogni, ma è più opportuno legarsi alla realtà”. Anche Gianluca Paolucci, di Alleanza Cittadina, ha chiesto dove sarà realizzato il centro, confermando che Vascarelle è un’area con delle problematiche serie. Il sindaco Andreotti è intervenuto spiegando quali sono le linee della giunta da cui a breve: “La mia intenzione - ha detto - è lavorare subito in Commissione sulla vicenda. Grottaferrata è ancora al 50% di raccolta differenziata. Sulla scelta è doveroso ragionare bene. Revocare degli atti è complesso, ma dobbiamo cercare alternative immediate perché rispetto agli altri comuni siamo indietro”.

Garantire un buon servizio e abbassare le cifre in bolletta è una meta che da questa parti è risultata essere irraggiungibile sino ad oggi, sopratutto in termine di standard qualitativi. Prossimamente si dovrà quindi decidere dove fare l’Isola ecologica. Non è stato precisato ancora dove. La zona alternativa, seguendo almeno il percorso logico delle dichiarazioni elettorali, potrebbe essere individuata nella zona di Villa Senni, in un’area non a rischio viabilità, senza evidenze archeologiche e piuttosto isolata rispetto ai contesti residenziali. In quanto tempo? Quali saranno i tempi di realizzazione? Dentro al Palazzo, lì dove si prendono le decisioni, si troveranno le risposte. Ma prima si dovrà passare obbligatoriamente per l’informazione alla città e (magari) al suo coinvolgimento diretto sulle scelte. Perché i rifiuti sono materia di dibattito comune e coinvolgono la quotidianità di 20mila abitanti.