Rocca di Papa: Veronica Giannone files. L'acredine dei 5 stelle, la "fuga" dall'Aula e le malelingue - VIDEO

Pubblicato: Domenica, 30 Luglio 2017 - Marco Caroni

giannone viaROCCA DI PAPA (politica) - L'arringa difensiva messa in atto dalla vicesindaca ha animato un Consiglio già ricco di spunti. Sollevando molti nuovi interrogativi

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Qualcuno dai banchi della maggioranza e da quelli della Giunta deve averlo pensato: "Ma cosa sta dicendo?". E' una supposizione, quasi un sillogismo. Niente più.

Sta di fatto che Veronica Giannone, vicesindaca ed assessore all'Urbanistica, da mesi sotto il fuoco incrociato delle opposizioni, consiliari ed extra consiliari, e dei giornali cattivi (quelli da minacciare e da querelare, quelli che non è mai il caso di rispondere alle legittime domande né tantomeno da rispettare nel proprio legittimo ruolo), in occasione dell'ultimo Consiglio comunale del 28 luglio ha scelto di togliersi dei "sassolini" dalle scarpe dando ancora più sale ad un Consiglio comunale che, portando in Aula conti non proprio da vacche grasse (ne parleremo), aveva già molti motivi di interesse.

Per quanto, ovviamente, per la maggioranza l'interesse oggettivo della seduta contasse ben poco dal momento che il Consiglio non era stato neanche annunciato con i manifesti ed inevitabilmente in Aula, oltre alla consueta rumorosa claque del sindaco, c'erano pochi altri cittadini.

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Si diceva della Giannone: sollecitata dal consigliere di opposizione Massimo Grasso, presa la parola, la delegata all'Urbanistica si è prodotta - alzatasi in piedi ("Come se fossi in Tribunale", ha detto con sarcasmo) - in un'arringa difensiva in merito all'ipotizzato conflitto di interessi tra il suo ruolo all'Urbanistica (ruolo dunque anche da controllore) ed alcuni abusi edilizi che sarebbero stati compiuti dal di lei consorte. Arringa difensiva, si diceva che è finita con qualche mezza ammissione ("Le responsabilità civili e penali sono questioni oggettivamente personali", ha detto) e con l'attacco a "quelli che c'erano prima". Un vecchio cliché, il pezzo forte dell'Amministrazione comunale, che ha tirato in ballo l'ex sindaco Pasquale Boccia, l'ex assessore Roberto Barbante e l'ingegner Ferrante per la vicenda delle lottizzazioni delle Calcare: dichiarazioni che, probabilmente, i soggetti citati saranno molto interessati ad acquisire. Mischiando le due vicende, insomma, la vicesindaca - vistosamente più nervosa del solito -, terminata l'arringa ha annunciato, tra le disapprovazioni dei consiglieri di minoranza che avrebbero voluto legittimamente replicare alle accuse ed alle difese, la propria uscita dal Consiglio. Per celebrare un matrimonio.

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Un'uscita dall'Aula, particolarmente teatrale e certo d'impatto, che ha mandato sulle furie le opposizioni ma che ha scaldato anche il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Calcagni che si è prodotto in un lungo testa a testa col sindaco pro tempore. D'altra parte, lo stesso Calcagni fu al centro, come riportato da ilmamilio.it, di un tentativo di ammutinamento orchestrato proprio dal sindaco ma fallito (LEGGI l'articolo dell'8 luglio).

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Insomma, attaccata dalle malelingue e dai giornali cattivi, la Giannone ha preso borsa, cellulare e bagagli ed è andata a celebrare il matrimonio.

C'è un particolare in tutta questa storia che continua a sorprendere e che continua a fornire spunti interessanti: l'avversione degli attivisti 5 stelle nei confronti dell'attuale vicesindaca. Avversione evidente e ben manifestata il 12 maggio con l'esposto in Procura proprio per i fatti per cui venerdì scorso la vicesindaca si è prodotta nell'arringa (LEGGI l'articolo del 12 maggio) ma anche dalla relazione postata poche ore fa proprio relativamente ai lavori dell'ultimo Consiglio comunale (LEGGI l'articolo di oggi).

Perché mai tanta acredine? Quale il rapporto tra la Giannone e gli attivisti 5 stelle? C'entra forse qualcosa il fatto che la stessa Giannone prima di cadere tra le braccia politiche di Crestini e di "Insieme per Rocca di Papa" (accumulando in pochissimi mesi un credito elettorale e politico difficilmente spiegabile ma comunque buono per ottenere il prestigioso incarico di vicesindaca) pare avesse tentato invano di accreditarsi presso i 5 stelle stessi tentando, sembra, di ottenere addirittura la candidatura a sindaco?

Un rapporto, quello tra la Giannone e i 5 stelle roccheggiani (o almeno una parte del variegato gruppo), è un rapporto che merita un approfondimento.